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Momo Diouf il più giovane della Virtus ma pieno di talento
Scritto da Lucio Bertoncelli il 1 Ottobre 2024
Momo Diouf il più giovane della Virtus presentato oggi ad Humangest dove “la differenza la fa il Talento”
Nella foto Vpassion : la presentazione ufficiale di Momo Diouf da sinistra Luca Baraldi ceo Virtus, Gianluca Zelli amministratore delegato Humangest, Momo Diouf, Paolo Ronci d.g. Virtus
Humangest sponsor di maglia delle Vunere per il secondo anno
Il motto di Humangest lo sponsor di maglia della Virtus per il secondo anno consecutivo è che nel lavoro “la differenza è nel Talento”. Non poteva esserci scelta più azzeccata nel presentare proprio ad Humangest Mouhamet (per tutti Momo) Diouf il più giovane della truppa Virtussina ma anche quello indubbiamente col talento ancora inespresso nonostante le tre stagioni a Reggio Emilia e l’ultima al Breogan squadra della massima serie spagnola.
Per introdurre il centro senegalese ma di formazione Italiana, Gianluca Zelli, amministratore delegato di Humangest, ha raccontato che lui, Reatino di mascita, è da sempre tifoso delle Vunere fin da quando Roberto Brunamonti, il capitano dei capitani bianconeri, lasciò dopo 7 stagioni e quasi 200 partite l’allora Brina Rieti per accasarsi alla Virtus dove in 14 stagioni ne avrebbe disputate ben 465 realizzando 7.504 punti e mettendo insieme anche 256 gettoni in azzurro.
Le dichiarazioni
Gianluca Zelli, Humangest – Siamo contenti di presentare a casa nostra un giovane che ci rappresenta. Lavorando nell’ambito delle risorse umane abbiamo sempre cercato rapporti con società che ci rappresentassero. Siamo un’azienda completamente italiana, molto giovane, con forse senso di identità e forte senso di squadra e team. E siamo a Bologna da sempre, io sono originario di Rieti e amo Bologna dai tempi di Brunamonti. Un giocatore giovane, italiano che vuole entrare in questa squadra importantissima è qualcosa che ci rappresenta.
Luca Baraldi, CEO Virtus Segafredo Bologna – In Momo abbiamo individuato un ragazzo di grandissimo talento, ho avuto modo di apprezzare la sua disponibilità e la sua maturità, a dispetto dell’età. Abbiamo deciso di investire sui giovani, lui rappresenta una punta di diamante, anche per la Nazionale. E dico subito che non ci sono giocatori da campionato e giocatori di Eurolega. Cacok? Sta migliorando ogni giorno, dobbiamo avere pazienza. Il ragazzo sta decisamente meglio, dobbiamo aspettare. E abbiamo anche altre soluzioni. C’è il tormentone che manca un giocatore, ma ne abbiamo 15. Ma l’idea di aspettare non è solo della proprietà, ma anche nostra. Ma prendiamo i consigli da lontano e cercheremo di aumentare i centimetri, quando sarà possibile.
Paolo Ronci, Direttore Generale Virtus Segafredo Bologna – Di Momo apprezzo molto la determinazione e il coraggio con cui è entrato in squadra. E ha fame, voglia di essere protagonista, ma anche voglia di capire quello che chiede l’allenatore per calarsi nella squadra. Questo binomio è importante per fare strada.
Siamo contenti della vittoria all’esordio in campionato. Come abbiamo visto anche guardando in Europa di scontato non c’è nulla. E per l’Eurolega vogliamo dare battaglia, consapevoli che il livello si è davvero alzato. C’è bisogno di tutti per competere in Eurolega.
Ecco le dichiarazioni di Momo :
Grazie a tutti per essere qui, sono molto contento di far parte di questa società e questo brand, ho poco da dire se non che sono contento di essere alla Virtus, poter giocare in Eurolega. Sono contento che tanta gente ha fiducia in me e cercherò di dare il massimo ed essendo il più giovane della squadra dovrò farmi trovare pronto in ogni situazione».
Cosa ti porti dietro dalla Spagna e cosa pensi del tuo ruolo fin da subito importante?: «Prima di tutto devo guadagnarmi ogni minuto seguendo ciò che il coach mi chiede, devo lavorare a testa bassa e tutto arriverà».
C’è un aspetto che vuoi migliorare?: «Credo per il momento dovrò migliorare nella lettura della partita, facendomi trovare sempre pronto».
Cosa ti ha chiesto il coach e che effetto ti fa giocare con certi giocatori?: «Il coach mi ha chiesto energia e voglia di fare, sempre disponibile ad ascoltare e non fare troppi errori per i quali si rischia di tornare in panchina. Giocare con gente come Toko e Clyburn ti da tanto, fargli tante domande da qualcosa in più per crescere».
L’emozione per l’Eurolega?: «L’ho sempre vista in TV e pensare di scendere in campo contro Efes sarà un esperienza unica, bisogna affrontarla seriamente perché sono in una squadra che punta in alto».
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