Mercato Carpi: il capitano Calanca passa al Cittadella Vis Modena

Scritto da il 21 Giugno 2025

Il Carpi e Calle si separano dopo 4 anni

 

Carpi

Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

Il Carpi e il capitano Alessandro Calanca si sono salutati, non senza emozioni, dopo 4 stagioni e un totale di 131 presenze e 12 gol.

Nel pomeriggio di ieri il 28enne difensore centrale di Campogalliano è stato prima annunciato come nuovo rinforzo del Cittadella Vis Modena (club del Girone D di Serie D) e poi in serata è arrivato il saluto commovente con un comunicato sul sito ufficiale biancorosso:

L’AC Carpi saluta e ringrazia Alessandro Calanca.

Calanca, che per 4 anni – dalla rinascita fino al ritorno in Serie C, coronato con la salvezza nella stagione 2024/25 – ha difeso con onore e impegno i colori biancorossi, conclude la sua esperienza dopo aver collezionato 131 presenze (che gli hanno permesso di entrare a far parte, da quest’anno, del prestigioso e ristretto gruppo del Club dei 100) condite da 12 gol e 4 assist.

La Società AC Carpi ti ringrazia per la professionalità dimostrata e ti augura un soddisfacente prosieguo di carriera, Capitano! ©️”.

 

Calanca-Carpi: cadute, risalite e gol da urlo

Nonostante la partenza, Calanca rimane per ora il principale simbolo del Carpi del presidente Claudio Lazzaretti. Fu uno dei ragazzi che lo seguì al Cabassi nella tragica e incerta estate del 2021, iniziata tra l’altro in ritiro con la maglia della Correggese. Il primo urlo da gol dell’allora Athletic Carpi fu suo, durante un 2-1 in Coppa Italia di Serie D contro il Mezzolara, battuto per 2-1 in Via Marx il 12 settembre. Seguirono poi altri 11 gol, tutti in Serie D, quasi tutti decisivi. La squadra ha cambiato tanto, comprese le guide tecniche, ma lui è sempre rimasto solido e concentrato al centro della difesa. Diventò capitano effettivo nel secondo anno, dopo l’addio del carpigiano Simone Aldrovandi (che potrebbe ritrovare al Cittadella insieme ad altri ex come Matteo Boccaccini, Marco Maini e Alberto Formato).

Calle ha vissuto momenti di grandi illusioni e crolli verticali, nel 2021-2022 (mai in lotta per il primato nel Girone D e umiliante 4-0 contro il Ravenna in Semifinale Play-off) e nel 2022-2023, quando la corsa sulla Giana Erminio (-3 a fine novembre) si inceppò con un brutto finale di girone di andata e un ritorno di puro galleggiamento, fino alla sconfitta casalinga per 2-0 in Finale Play-off contro il più pimpante Corticella.

Lo stesso copione sembrava ripetersi nell’annata 2023-2024, ma il Carpi nel girone di ritorno rimontò contro ogni previsione 9 punti al Ravenna e lo superò alla vetta del Girone D nello scontro diretto al Cabassi, vinto per 1-0 a 7 giornate dalla fine. Calanca nel frattempo raggiunse le 100 presenze nel 2-1 contro il Corticella del 3 marzo e il 21 aprile mise la firma sulla quasi certezza del primo posto: al 90′, di testa (specialità della casa nonostante non sia altissimo) su corner di Beretta, completò la rimonta per 2-1 contro il Forlì. La sua corsa folle e il suo urlo liberatorio fecero vibrare le corde vocali del Cabassi come non succedeva da tantissimo tempo. La tanto desiderata promozione in Serie C giunse il 5 maggio con un travolgente 5-1 interno contro il Certaldo. La grande festa in Piazza Martiri e la premiazione post 1-1 contro la Pianese (15 maggio, gara di Poule Scudetto di Serie D) gli hanno permesso di consacrarsi come capitano vincente di un gruppo che non si diede mai per morto.

Il meritato esordio tra i professionisti è stato vissuto da Calanca più come uomo-spogliatoio che da titolare, così come più da terzino sinistro che da centrale. 24 presenze: la prima al debutto il 26 agosto 2024 con la fascia al braccio, nel 2-2 al Cabassi contro il Rimini, l’ultimissima nel KO in casa per 2-0 contro il Sestri Levante del 27 aprile 2025. Per la prima volta nessun gol a referto, seppur sfiorato per questione di millimetri nello 0-0 contro la Lucchese, in una partita coincisa con il 115° compleanno del Carpi. In 4 anni non è mai stato espulso, ricevendo solo 22 ammonizioni e mostrando sempre una condotta esemplare, in campo quando c’era da lottare e fuori quando c’era da mettere la faccia e invitare tutti a non demoralizzarsi e a credere nell’impossibile.

 

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Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

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Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

 


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