Le assenze della Virtus più gravi di quelle di Milano
Il derby degli assenti, dietro le due panchine siede un roster da Eurolega e alcuni milioni di contratti annuali, alla fine mancano Shields, Pangos, Hall, Datome e Biligha tra i biancorossi e Cordinier, Ojeleye, Pajola, Teodosic e Camara a referto ma non utilizzabile tra i bianconeri. Milano non perdeva sul suo parquet in campionato da 21 mesi e l’ultima a batterla fu proprio la Virtus nell’anno del cappotto nei play off (2021). La vittoria della Virtus è nata nel 1° tempo in cui la squadra di Scariolo ha giocato una gara pressochè perfetta sia in attacco che in difesa. Milano per larghi tratti ha vissuto sugli esterni (Napier e Baron 36 punti in due sui 69 totali dei biancorossi). Alla lista lunghissima degli assenti la squadra di Messina ha rischiato di aggiungere Brandon Davies uscito malconcio da uno scontro a metà campo, l’americano si è ripreso ma non era visibilmente al meglio.
Ottima prova di squadra delle Vnere
Quattro Virtussini in doppia cifra : Mannion, Belinelli, Shengelia e Weems, Hackett 9 punti e una lucida regia, una difesa che ha chiuso molto bene sia sugli esterni che sotto canestro, la Virtus ha costruito in questo modo il suo successo. Purtroppo i due centri Bako e Jaiteh nel 3° quarto hanno rischiato di vanificare l’ottima prestazione degli altri. Bako ha commesso ingenuità inammissibili a questi livelli, il belga ha finito con più falli che punti con un -4 di valutazione, un pò meglio è andato Jaiteh 3 punti in 27′, 6 rimbalzi ma 1 su 4 ai liberi per +3 di valutazione. Gli altri 8 (Menalo e Camara non entrati) perfortuna hanno offerto un ottimo rendimento come collettivo e anche individualmente. Milano reduce da 6 vittorie in Eurolega e una sconfitta di misura a Madrid ha abbastanza deluso tenuta a galla nel 1° tempo soltanto dai 28 liberi tirati (23 messi a segno), in definitiva in maglia bianco rossa solo Napier, Baron e Hines hanno disputato un’ottima gara. Il play tuttavia ha mostrato di essere un ottimo regista, di avere un’entrata pericolosissima ma notevoli carenze nel tiro dall’arco e di essere molto attaccabile in post basso dai play Virtussini a cui rendeva troppi centimetri.
La cronaca
Partenza bruciante della Virtus, Scariolo viste le assenze mette Mannion e Belinelli in quintetto e la Virtus ha il 60 % da 3 nel 1° quarto, Milano segna solo dopo 3′ e Bologna scappa, nonostante Bako faccia un fallo al minuto. Weems è in ottima condizione e si vede, l’Olimpia segna solo dalla lunetta e dopo 10′ è sotto di 11 : 15-26. Stessa musica nel 2° quarto, nemmeno l’effetto Forum (strapieno) incide, Mannion, Belinelli e Shengelia sono imprendibili, la difesa di Milano non è la solita e il 1° tempo finisce 36-49. La gara non sembra nemmeno vera e va via liscia senza sussulti.
Nel 3° quarto però s’infiamma perchè la Virtus come al solito resta negli spogliatoi, Milano piazza un parziale di 11 a 0 e riapre completamente la gara, Melli va in lunetta e da il primo vantaggio ai suoi 51-50, Hines e Napier issano l’Armani a +3 sul finire del 3° quarto, ma Weems decisivo fa 5 punti in fila e la Virtus resta davanti anche se di un solo possesso 55-57. Milano paga nell’ultimo quarto lo sforzo della rimonta nel 3°, la Virtus riprende in mano il pallino del gioco e della gara, finendo un 4° quarto molto combattuto da 18 a 14 per gli ospiti.