La mafia non è una cosa da adulti: Baudino racconta gli orrori della mafia e il coraggio di chi la combattè

Scritto da il 29 Giugno 2022

Un racconto sulla storia di Cosa Nostra, sulle sue strutture e i suoi codici. Falcone e Borsellino, il maxi-processo, le stragi del ’92 e la trattativa Stato-mafia 

 

 

La necessità di comunicare e l’urgenza di agire hanno spinto Stefano Baudino a trattare un argomento ancora molto ombroso e tenuto troppo distante dal mondo dell’istruzione.

 

Il libro, edito da Compagnia editoriale Aliberti, mette in luce la presunta trattativa Stato-mafia, i rapporti tra istituzioni deviate e crimine organizzato delineando uno scenario completo e ricordandoci di come la mafia, nelle fasi storiche in cui non attacca frontalmente lo Stato, prosperi molto di più che nei periodi di guerra.

L’autore ci riporta al contesto storico, politico e giudiziario di trent’anni fa, con l’obbiettivo di collegare gli eventi più caldi e significativi di quella tragica stagione all’oggi ma soprattutto – come lui stesso dice – al domani del nostro Paese: quel domani che soltanto i giovani potranno cercare di “raddrizzare”, se ben indirizzati dagli adulti più consapevoli.

Le parole di Salvatore Borsellino

Io sono il fratello di un soldato. Un soldato che è andato a combattere una guerra.

Non dovrebbero esistere le guerre ma ci sono, ci sono dappertutto, e in guerra si va per combattere.

Se mio fratello fosse morto in guerra per combattere un nemico e da quel nemico fosse stato ucciso, oggi io non sarei qui a parlare.

Io sono qui perché il fuoco che uccise il soldato Paolo Borsellino non è arrivato da quel nemico: il fuoco che lo uccise è arrivato alle spalle, da quelli che avrebbero dovuto combattere insieme a lui e invece gli hanno sparato addosso.


L’autore 

Stefano Baudino, (Torino, 1994), è laureato in Mass Media e Politica all’Università di Bologna. Scrive per «Antimafia Duemila», «L’Indipendente» e «il Fatto Quotidiano» ed è autore di Fuori di Gabbia (2017) e La Repubblica Punciuta (2018).

Collaboratore nelle scuole e nelle università con un modulo didattico su Cosa nostra, è coordinatore della sezione forlivese del Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino.

Nel 2021 l’Università di Bologna gli ha conferito una menzione al merito per l’impegno civile e nel 2022 la Fondazione Italia-USA gli ha assegnato il “Premio America Giovani” al talento universitario.

 


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