In Lba è tempo di play off, quest’anno ci sono novità
Scritto da Lucio Bertoncelli il 16 Maggio 2025
Da domani scattano i quarti di finale dei play off Lba con la grande novità dell’EA7 classificata al 5° posto, già alla frusta contro Trento
La Virtus ha presentato Brandon Taylor, il play usa aggiunto al roster per i play off (foto Virtus)
Saranno play off molto equilibrati
C’è una prima grande novità nei play off 2025, per la prima volta dopo 5 anni la finale scudetto non potrà essere Bologna – Milano. La Virtus infatti ha fatto il proprio dovere per la terza volta finendo al primo posto, ma l’Olimpia peggiore in campionato dal 2020, non ha neppure centrato la quarta piazza diventando, sul 5° gradino della classifica, una vera e propria mina vagante per chi vorrà cucirsi addosso lo scudetto.
In ogni caso Milano resta favorita
Pur con la classifica finale della stagione regolare e con la conseguenza delle “belle” in trasferta, la squadra di Ettore Messina è sempre la favorita dei play off. L’EA7 è una squadra dal roster profondissimo e avrà Josh Nebo praticamente da debuttante in Lba dove ha giocato scampoli di partite. E’ vero tuttavia che in Lba Milano, come tutte, può schierare al massimo 6 stranieri e il suo parco Italiani non è abituato ad un impegno costante ogni 2 giorni. I biancorossi saranno messi alla frusta già dai quarti dove se la dovranno vedere con la Dolomiti Trento e l’eventuale bella sarà in trasferta.
La squadra di Galbiati ha battuto due volte su tre quella di Messina in stagione, unica sconfitta, di misura, al Forum, ma l’ha battuta in finale di Coppa Italia in una gara secca ma dal grande valore emotivo. Alla fine Milano finirà per spuntarla ma, credo, che non sarà una serie che si concluderà in 3 partite, Milano per spuntarla dovrà probabilmente sudare le proverbiali sette camicie e spendere tantissime energie che, si sa, nei play off bisognerebbe risparmiare quanto più possibile
La Virtus molto attesa dopo le ultime belle prove
Inutile dire che l’ultimo mese, con un bel filotto di vittorie, ha ridato autostima alle Vnere. Sopratutto da quando Ivanovic ha potuto lavorare sulla difesa, le prestazioni sono migliorate molto anche in attacco. I bianconeri hanno ritrovato fiducia e confidenza nel tiro da 3 punti e la Società ha deciso di tentare il tutto e per tutto accontentando il coach e mettendogli a disposizione il giocatore che gli mancava.
Brandon Taylor è un giocatore che conosce bene il campionato Italiano, Momo Diouf per averlo avuto come compagno di squadra al Leyma Coruna, Pajola per averlo incontrato come avversario nel campionato 2020-21 in cui Brandon giocava per Reggio Emilia. Non dovrebbe incontrare troppe difficoltà ad integrarsi nel gioco della Virtus. Nella prima intervista ha spiegato che Dusko gli ha chiesto sopratutto grande difesa. Difendendo sugli esterni l’handicap statura (1.78 il più basso della Virtus) si farà meno sentire e, in compenso, potrà sfruttare la sua abilità nel rubare palloni e la velocità nelle transizioni.
Nei play off non c’è niente di scontato
La Virtus ha, sulla carta, l’avversario meno forte. D’altronde sarebbe strano il contrario visto che si è piazzata al primo posto e incrocerà quindi la Reyer classificata ottava. Lo scorso anno quella con gli oro-granata fu una semifinale molto combattuta ma, quella Reyer, era più forte di quella attuale. La Virtus ha ritrovato, in finale di stagione, il miglior Clyburn, domenica mvp della vittoria su Trapani, vero uomo squadra. Purtroppo se passerà Venezia, potrebbe trovarsi l’eterna rivale Milano in semifinale avendo però il vantaggio della “bella” alla Segafredo Arena.
Anche negli altri quarti niente di scontato : sopratutto Brescia che se la dovrà vedere con Trieste potrebbe incontrare difficoltà, visto che i Giuliani hanno effettuato un’aggiunta al roster, il tassello mancante, un centro dominante i 2.13 cm di Kylor Kelley proveniente dalla G-league l’uomo adatt6o per contrastare, nel pitturato, Miro Bilan. L’altro quarto vedrà Trapani alle prese con l’Una hotels Reggio Emilia, l’incognita per i Siciliani è l’impegno della gare ravvicinate a cui, la squadra di Repesa, non è abituata.