IL PRIMO ROUND DEL MATCH SCUDETTO VA ALL’OLIMPIA 62-66

Scritto da il 9 Giugno 2022

nella foto Virtus : Daniel Hackett grande protagonista e play maker della Virtus Segafredo contornato da 3 giocatori Olimpia durante gara 1

Virtus Segafredo Bologna vs Olimpia Armani Milano gara 1 finale scudetto  : ris. finale 62-66  1° quarto 10-13  2° quarto 27-28  3°quarto 40-50  arbitri Ryzhyk, Begnis, Sahin

VIRTUS SEGAFREDO : TESSITORI 2  CORDINIER 4  MANNION n.e. BELINELLI (k)  7  PAJOLA  0  ALIBEGOVIC  4  JAITEH  3  SHENGELIA 11  HACKETT 6  SAMPSON 9  WEEMS 0        TEODOSIC  16       all.re Scariolo

OLIMPIA ARMANI MILANO : Melli 5  Grant 0  Rodriguez 7  Ricci 2 Biligha n.e.  Hall 6  Baldasso  0 Shields  18  Alviti n.e. Hines  10 (10 rimbalzi)  Bentil  5  Datome (k)  13  all.re  Messina

L’Armani ribalta immediatamente il fattore  campo nella serie conquistando una vittoria di misura ma convincente in gara 1. Milano ha condotto quasi tutta la gara  La chiave della vittoria bianco rossa sono stati i rimbalzi (50 a 40 e in particolare quelli offensivi 17 a 10), la parte del leone l’ha fatta Kyle Hines che ha giocato una delle sue tante partite solidissime. Ovvio che, in una gara a punteggio da serie minori (il 27-28 dei primi 20′ fa inorridire), 1o rimbalzi in più sono un’enormità. Sia chiaro che chi si aspettava da questa gara lo spettacolo di basket è stato profondamente deluso, partita brutta sporca e cattiva come si usa dire in questi casi, per uno spettatore neutrale non certo uno spot per il basket, men che meno per l’Eurolega che, per distinguersi, fa sempre più assomigliare il basket al pugilato.

I due coach hanno entrambi motivi per rallegrarsi e preoccuparsi. Messina che finalmente ha vinto una gara di play off contro la Virtus da lui definita la sua ossessione ma non può gioire più di tanto se è vero che contro una Virtus ombra di sè stessa è andato a grosso rischio di perderla. Dall’altra parte Scariolo certamente preoccupato per la prima sconfitta casalinga della stagione, per contro, può guardare il bicchiere mezzo pieno con Weems a 0 punti, Jaiteh a 3 con soli 5 rimbalzi in 18′, ha rischiato di vincere una gara in cui ha sempre inseguito non dando mai l’impressione però di essere fuori della gara. Messina ha spremuto i suoi dando 32′ a Shields, 29′ a Hines e 26 a Rodriguez mentre nella Virtus Shengelia, Hackett e Teodosic hanno avuto 26′.

L’Olimpia ha tirato un pò meglio della Virtus da 2 ma è riuscita addirittura a far peggio dall’arco, 20% bianconero e soltanto il 13% biancorosso. In definitiva Milano ha giocato la partita che si poteva attendere coi protagonisti annunciati, la Virtus è incappata in una serata in cui non entrava praticamente nulla. Può essere che la squadra di Scariolo si sia innervosita coi due infortuni nel 1° quarto a Teodosic e Shengelia, le cui condizioni saranno da verificare

CRONACA

La finale delle finali, la serie più attesa degli ultimi 20 anni finalmente va in scena con gara 1 alla Virtus Segafredo Arena e si replicherà venerdì 10. Squadre al completo come annunciato in tribuna Hervey e dentro Sampson nella Virtus, fuori Tarczewski, Daniels e Kell tra i milanesi. La Virtus Segafredo non presenta il tutto esaurito ma l’ambiente è caldissimo e il fattore campo sarà un fattore.

Primi quintetti senza sorprese sia dall’una che dall’altra parte, Messina tiene in panchina Melli all’inizio. Le brutte sorprese iniziano invece subito per la Virtus dopo 80″ Teodosic su un contatto con Shields crolla a terra (caviglia e deve uscire), a 2’15 Toko Shengelia subisce un colpo alla mano e anche lui deve uscire. Entrambi rientrano nel corso del quarto ma in condizioni non ottimali.  La partita è quella attesa, una battaglia con una marea di contatti e gli arbitri decidono da subito di consentire un gioco fisicamente duro. Le mani sono freddissime da una parte e dall’altra. L’attacco di Milano sembra inarrestabile con 4 pick and roll centrali Rodriguez Hines che le danno subito 8 punti che consentono il minimo vantaggio 5-9. La Virtus invece sbaglia molto in attacco e non trova i soliti punti di riferimento. Punteggio bassissimo nel primo quarto 10-13.

Nel secondo quarto il clichè non cambia, Jaiteh segna subito da sotto e Scariolo spera che il suo pivot si stia riprendendo ma sarà solo un fuoco di paglia. si segna col contagocce di qua e di là, la difesa della Virtus sale di tono e il pick and roll milanese non si vede più. La Virtus mette per la prima volta il naso avanti con Tessitori in campo solo una manciata di minuti ma efficace, la gara resta comunque in grande equilibrio e all’intervallo lungo si va con un eloquente 27-28.

Il terzo quarto è quello della spallata bianco rossa, nei primi 6′ la squadra di Messina mette a segno un parziale di 17 a 5 che in una gara a punteggio così basso è molto significativo. In questo break c’è tanto Shavon Shields che mette a ferro e fuoco la difesa della Virtus, Scariolo gli cambia due o tre volte la marcatura senza ottenere grandi risultati, alla fine sarà il top scorer della gara con 18 punti. La Virtus dal canto suo non riesce a giocare il suo basket ma la difesa di Milano non c’entra, i bianco neri sono troppo nervosi e nonostante Belinelli, Sampson e anche Alibegovic riduconolo svantaggio ma il quarto termina 40-50.

All’inizio dell’ultimo quarto la Virtus mette sul campo le energie residue e si avvicina grazie a Teodosic (2 triple), ancora Sampson e Alibegovic portano i bianconeri a -2 sul quarto fallo di Melli e Hackett in lunetta. Purtroppo il play li sbaglia entrambi, Datome e Melli + Hall dalla lunetta consegnano all’Olimpia gara 1.

 


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