Arriverà entro l’8 marzo o solo dopo, durante il Campionato in corso. Od a giugno con un biennale ?
“Si tratta di una questione tra il giocatore e il Cska Mosca. Credo che la partita si stia giocando tra il Cska e il procuratore di Hackett“. Queste le parole di ieri di Baraldi che possono essere decriptate in questo modo.
La trattativa per liberare il giocatore tra l’agente (molto influente, Rade Filipovic) di Hackett e il CSKA può vertere su due aspetti: l’incasso di eventuali stipendi sinora non ancora pagati dai russi e\o la richiesta di un buy out.
Sui primi ne sanno solo le due parti interessate, mentre sul buy out sappiamo bene come allo stato attuale potrebbe essere solo contrattualizzato ma non versato, dato che la UE ha escluso le banche russe dallo Swift e quindi bloccato di fatto i pagamenti alle ditte russe.
In teoria potrebbe essere contrattualizzato un buy out con pagamento dilazionato al momento in cui le operazioni bancarie fossero ripristinate, ma in pratica pare troppo impugnabile come vincolo. Non a caso, come detto da Baraldi, il CSKA non ha contattato la Virus.
A questo punto sarebbe utile che FIBA Europe definisse presto e meglio gli aspetti operativi verso le squadre e gli atleti in Russia, particolarmente sulle future squalifiche dei team e la cancellazione\validità dei contratti degli atleti. Cosa che credo avverrà ma solo dopo l’8 marzo.
Bisogna anche considerare che da una parte Hackett potrebbe aspettare di andare in scadenza e firmare con la Virtus (o altri) per il 2022\2024 e richiedere il pagamento di tutte le pendenza.
Quindi a liberare atleti in scadenza a giugno il CSKA non ha nulla da guadagnare se non risparmiare su eventuali stipendi non ancora pagati.
In uno scenario di dubbi ed interrogativi sull’attività sportiva, legati alle decisioni prossime della FIBA Europe e dell’ECA, va considerata anche quella che sarà la situazione economica futura del paese.
Infatti presumo che la Russia in generale e l’amministrazione dell’Esercito (proprietario del CSKA) in particolare risentirà negativamente economicamente della guerra in Ucraina. Ed a prescindere da quello che sarà l’esito di questa il budget dell’Armata Rossa sarà prevalentemente indirizzato sul recupero dei mezzi e dei materiali bellici persi nel conflitto. Con la conseguenza che mantenere gli attuali costi sulla polisportiva dovrebbe essere improbabile.
