“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare” (Liliana Segre)
Interno delle baracche nel campo di concentramento di Terezin. Disegno di una bambina ebrea cecoslovacca, rinchiusa nel campo di Terezin e morta ad Auschwitz nel 1944 (Fototeca Gilardi/AGF)
Il 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria“, questa giornata nasce con l’intento di ricordare tutte le milioni di vittime dell’Olocausto, istituita a livello internazionale dall’Assemblea generale delle Nazioni Unitenella risoluzione 60/7 del 1° novembre 2005 la sua promulgazione celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti.
Su questo tema l’Italia ha anticipato la risoluzione del 2005 con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 con l’istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”:
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
In occasione di questa ricorrenza condividiamo con voi alcune immagini con la speranza che momenti come il “Giorno della Memoria” siano una seria occasione per riflettere e ricordare le atrocità del passato nella speranza che il mondo non debba più vivere tragedie e crimini come quelli che hanno insanguinato il secolo scorso.
Dieci immagini per non dimenticare
Visitatori nell’ex campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. Il 27 gennaio avrà luogo Il giorno della memoria dell’Olocausto (ZUMAPRESS.com/AGF)
Ebrei deportati arrivano al campo di concentramento di Auschwitz. Vengono costituiti due gruppi: quello composto di donne, ragazzi, bambini e anziani sarà subito inviato alle camere a gas; l’altro sarà destinato per qualche tempo ai lavori forzati. Al centro, con il bastone, è Joseph Mengele. Polonia, 1943 (Fototeca Gilardi/AGF)
Un mucchio di scarpe alto un metro e mezzo e lungo quaranta. Sono ‘solo’ trentamila scarpe conservate nel museo. Ricostruzione del Kanada, in gergo concetrazionario era il nome del deposito ordinato di beni e oggetti appartenuti agli internati, tenuti per un eventuale riutilizzo. Servizio fotografico di Raffaella Milandri, realizzato nel 2007 (Fototeca Gilardi/AGF)
Roma. La mostra ‘Auschwitz – Birkenau, 65° anniversario della Liberazione’. Numero di matricola di Shlomo Venezia (Mimmo Frassineti/AGF)
Campo di sterminio e concentramento di Auschwitz 1 I sotterranei della prigione interna al lager in cui erano presenti anche i forni crematori (Stefano Carofei/AGF)
Aerial view of Auschwitz I concentration camp, 4 April 1944. Auschwitz-Birkenau, Poland, was the largest of the German Nazi concentration and extermination camps during the Second World War (World History Archive/AGF)
Auschwitz, viaggio della Memoria 2016 organizzato dalla Regione Lazio. Nella foto l’interno del caseggiato di igienizzazione, sterilizzazione e marchiatura dei deportati (Alessandro Serrano’/AGF)
Un cartello con scritto Stop! In tedesco e polacco nell’ex campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau (ZUMAPRESS.com/AGF)
1941, prigionieri ebrei ad Auschwitz (ZUMAPRESS.com / AGF)
Interno delle baracche nel campo di concentramento di Terezin. Disegno di una bambina ebrea cecoslovacca, rinchiusa nel campo di Terezin e morta ad Auschwitz nel 1944 (Fototeca Gilardi/AGF)
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