Forchielli e Boldrin alla Camera: già 10mila iscritti al Drin Drin

Scritto da il 12 Marzo 2025

Politica – L’associazione Drin Drin il 6 marzo ha presentato, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, la propria proposta per l’Italia, i giovani e l’Europa, basata su pragmatismo, crescita e innovazione.

Nata nel settembre 2024 dall’imprenditore Alberto Forchielli e dall’economista Michele Boldrin per “dare una sveglia all’Italia“, l’associazione conta oggi circa 10mila iscritti, in maggioranza giovani, affermandosi rapidamente come una realtà impossibile da ignorare.

 

La scommessa del Drin Drin

“Il Drin Drin nasce da una scommessa, una chiamata all’azione di fronte a un Paese immobile, destinato al collasso e a uno scenario internazionale sempre più instabile” ha spiegato Forchielli.

“La risposta è stata incredibile: diecimila italiani e italiane hanno aderito in meno di sei mesi. In centinaia partecipano agli eventi, sono coinvolti nell’organizzazione e stanno lavorando al programma.

Con analisi e contributi straordinari. A questo ritmo, tra sei mesi ci trasformiamo in partito.”

 

I prossimi eventi sul territorio nazionale 

L’associazione ha in programma l’apertura della fase congressuale con un evento aperto agli iscritti il 12 aprile a Bologna. L’iscrizione al movimento di 30 Euro, superiore a quella dei maggiori partiti, sostiene le innumerevoli iniziative territoriali.

Tra marzo e aprile in programma una ventina di eventi in tutta Italia. Oltre a Roma, Milano, Padova, Treviso, Torino, Genova, Bergamo nelle scorse settimane, sono previsti incontri a Napoli, Bari, Udine, Trento e Pisa per citarne alcuni fino ad aprile.

Le attività sono gestite e coordinate da circa 150 membri volontari che all’iscrizione hanno l’opzione di inviare il proprio curriculum per contribuire attivamente a ruoli specifici. 

“C’è bisogno di una sveglia individuale e collettiva, per affrontare scelte faticose ma necessarie, che nessuna delle forze politiche esistenti ha il coraggio di proporre” ha dichiarato Boldrin.

“La crescita, spinta da innovazione, competizione e produttività, è l’unica ricetta possibile. Serve un’Europa più unita, più forte, più autonoma: nella ricerca, nell’energia, nella difesa.

Tutto questo non si può fare con altro debito pubblico a carico dei giovani, ma con tagli agli sprechi, ai privilegi ed alle pensioni insostenibili. E va fatto subito, adesso.”

 

 


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