Filippo Facci compila il “Dizionario” del terzo millennio: una battaglia per la libertà che parte dalle parole

Scritto da il 12 Maggio 2025

Esce in tutte le librerie “Dizionario Politicamente (s)corretto. Dalla cancel culture a Donald Trump” del giornalista e scrittore Filippo Facci

 

 

Esce in tutte le librerie “Dizionario politicamente (s)corretto. Dalla cancel culture a Donald Trump” del giornalista e scrittore Filippo Facci. Un libro anomalo, costruito come un vero e proprio dizionario che si compone di ben 284 voci, che vanno da Ageismo a Blackwashing, da Cisgender a Deplatforming, da Eco-ansia a Femminismo intersezionale, da Hate speech a Islamofobie, da Medicalizzazione a No wash, da Quote blu, nere e rosa a Ricchione, da Sostenibilità a Transrazziali, da Ungendered a Woke people.

 

Ce n’è davvero per tutti i gusti, un campionario completo e sbalorditivo dei vocaboli e le espressioni più in voga nella contemporaneità indifferenziata, “migliaia di parole sempre più stupide, incomprensibili e faticose” che un wokismo dilagante vorrebbe imporci come verità assolute e che invece Facci smentisce, sconfessa, mostra in tutta la loro vuota inconsistenza e soprattutto nella loro parzialità. Un nuovo linguaggio, a cui l’autore affianca anche termini e concetti che sono diventati impronunciabili, che ci vergogniamo persino di pensare, pur essendo parte costitutiva della realtà che viviamo.

 

La battaglia contro il conformismo è un compito infinito per chi si batte in difesa della libertà di pensiero. E una tale libertà passa, inevitabilmente, per quella di poter parlare: se certe cose non si possono dire è impossibile anche pensarle, e chi controlla il pensiero controlla e modifica la realtà. Scrive Facci nella Premessa che “non guarda veramente dentro le cose chi non guarda dentro le parole”, e “chi guarda dentro le parole è condannato a combatterle”. Ecco il senso di questa operazione editoriale, tanto urgente quanto necessaria, perché capire le parole – spesso interamente distorte – è indispensabile, anche e specialmente quando non ci piacciono.

 

Dal Dizionario, che nasce con l’obiettivo dichiarato di “spaventare, allarmare e far desiderare di lanciarlo dall’altra parte della stanza”, emerge quindi un ritratto deformato, e perciò fedelissimo, del nostro mondo ricostruito e disvelato attraverso quelle stesse parole che sono da sempre un’arma a doppio taglio: capace di generare libertà, così come di cancellarla.

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