Emilia-Romagna, Modena – Si è svolta ieri presso la presso la Corte d’assise a Modena l’udienza per il delitto della giovane Alice Neri – la giovane mamma di Ravarino uccisa la notte tra il 17 e il 18 novembre 2022 nelle campagne di Concordia sulla Secchia – che vede come unico imputato per il delitto il 31enne Mohamed Gaaloul.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di UDI Modena (Unione Donne in Italia) – associazione che, in qualità di parte civile nel processo, ha chiesto la condanna dell’imputato – a firma della Presidente della sezione modenese Serena Ballista e dell’Avvocato Sonia Lama:
“Vorremmo sottolineare l’apporto delle associazioni femministe in questo procedimento, perché certe questioni non sarebbero emerse nei termini in cui sono emerse senza una prospettiva femminista e la nomenclatura che la caratterizza, e che anche la giurisprudenza ha assunto.
Per UDI non si tratta solo di confermare o meno le responsabilità dell’imputato, ma anche di contribuire alla individuazione delle corrette ragioni che portano alla richiesta di colpevolezza di Gaaloul.
E a questo proposito per UDI è importante rimarcare il modus operandi che Gaaloul ha dato riprova di avere con le donne: una modalità comportamentale di sopraffazione che, quando contestata da una donna centrata, quale era Alice Neri, e consapevole dei propri diritti di donna libera e autodeterminata (altro che la “donna che stava male” raccontata dalla difesa), implica un correttivo, una punizione per riaffermarsi come dinamica di potere di stampo patriarcale, di cui Gaaloul si è fatto interprete, così come un uomo fa ogni 60 ore in questo nostro paese agendo un femminicidio“.

L’Avv. Sonia Lama e la Presidente di UDI Modena Serena Ballista