“Drin Drin”, il movimento di Forchielli e Boldrin prende forma
Scritto da Redazione il 15 Ottobre 2024
Emilia-Romagna, Rubiera – Lo scorso fine settimana a Rubiera, in provincia di Reggio-Emilia, si è tenuto il primo meeting organizzativo del “Drin Drin”, l’associazione fondata il 6 settembre scorso dall’imprenditore Alberto Forchielli e dall’economista Michele Boldrin con l’obiettivo, entro un anno, di lanciare una nuova forza politica.
Presenti all’incontro un centinaio di volontari scelti tra le migliaia di candidature inviate nelle ultime settimane, una scelta – ristretta solo per ragioni logistiche – realizzata con lo scopo di creare un gruppo eterogeneo – sia per provenienza geografica che per competenze – in modo da coinvolgere attivamente, in tempi brevi, le tante persone che hanno palesato la propria disponibilità a sostenere il movimento.
Il “Drin Drin” prende forma
Una prima fase descritta questo pomeriggio in una live a cui hanno partecipato Forchielli, Boldrin e Roberto Donà, professore di Management all’IBSS, che ha coordinato i lavori del fine settimana assieme a Ilaria Vesentini, giornalista ed esperta di economia e imprese.
Durante le due giornate i volontari hanno lavorato su obiettivi specifici, dalla definizione dei temi, rispetto ai quali sono stati creati appositi gruppi a cui è stato dato il compito di analizzare ed elaborare linee guida tematiche entro gennaio.
Passando per l’organizzazione territoriale suddivisa in aree e distretti – per evitare la classica suddivisione tra regioni, provincie e comuni – con la definizione di referenti territoriali provvisori che avranno il compito di realizzare incontri aperti finalizzati al coinvolgimento di nuove persone.
Terzo tema affrontato a Rubiera la definizione dei processi interni inerenti alla gestione operativa dell’associazione, dalla segreteria alla tesoreria, passando per la comunicazione e la tecnologia di supporto.
Il cronoprogramma è stato impostato da Donà su step a tre giorni, tre settimane e tre mesi.
Nella prima fase – viene spiegato nella live – sarà inviata una comunicazione a tutti gli iscritti, nella seconda sarà lanciata una nuova sezione sul sito, strutturata per coinvolgere attivamente i sostenitori che potranno aderire ai gruppi di lavoro. Infine, nella terza fase, saranno realizzate le iniziative sui territori.
In conclusione, è interessante osservare lo sviluppo di questo movimento, non tanto per le numerose adesioni ottenute in poco tempo, quanto per due aspetti peculiari:
- Il processo di formazione del “Drin Drin” si sta svolgendo con modalità trasparenti alquanto inusuali se paragonate a quelle messe in campo per costruire, anche recentemente, altri movimenti politici. Una trasparenza che da una parte espone alle critiche di chi giudica una realtà in via di definizione e che, proprio per questo – ça va sans dire – non può ancora apparire strutturata. D’altra parte, questa stessa modalità, offre ai sostenitori la possibilità di partecipare a processi che, in altri contesti, non verrebbero condivisi con la base ma che sarebbero, piuttosto, calati dall’alto.
- In secondo luogo, il movimento di Forchielli e Boldrin si pone l’obiettivo di dialogare e coinvolgere i tantissimi ragazzi italiani che vivono fuori dal Paese e che, non trovando spazio in Italia, hanno costruito all’estero il proprio percorso di vita.