Hanno fatto discutere le dichiarazioni del numero uno del Tennis Mondiale Novak Djokovic il quale, di fronte alla futura prospettiva di una vaccinazione obbligatoria per poter viaggiare in sicurezza, si è detto fondamentalmente contrario. Una posizione non isolata nel mondo dello sport, che rischia tuttavia, se mal interpretata (o mal riportata), di far passare un messaggio contrario in un epoca contraddistinta da centinaia di decessi quotidiani a causa del Covid-19.
Risulta tuttavia quanto meno deontologicamente scorretto considerare l’asso della racchetta, come il nuovo testimonial dei “No Vax”: Djokovic, da sempre cultore di uno stile di vita sano, basato su un controllo rigido della propria alimentazione, ha semplicemente posto la sua personale posizione in merito ad un obbligo sul singolo vaccino e non sulla loro totalità.
Per questo motivo quegli organi di stampa che si sono affrettati, a caccia del titolone, nel dipingerlo come una sorta di “Black Block” anti vaccinazione, hanno tentato, ma invano, di indebolire la figura di uno dei più grandi atleti della nostra epoca.
