La Virtus inizia il girone di ritorno dominando per 40 minuti i francesi che arrivavano da cinque vittorie nelle ultime sei
Nella foto Virtus : Ante Zizic poco impiegato ma nel quintetto iniziale che ha indirizzato il match contro l’Asvel
La Virtus alla quinta vittoria ma alla terza nelle ultime quattro
Chissà se qualcuno in casa Virtus pensi davvero ad una folle rimonta in Eurolega per agguantare i play in però intanto con la gestione Ivanovic le Vunere hanno conquistato 3 vittorie su 4 cedendo soltanto al Pireo contro la più seria candidata alla vittoria finale in Eurolega. Senza pensare a tanto nelle prossime 16 ci sarebbero altri traguardi intermedi come ad esempio fare meglio della prima partecipazione in Eurolega dopo il ritorno (targata Scariolo che conquistò 14 vittorie) oppure l’obiettivo di arrivare per il secondo anno consecutivo davanti agli eterni rivali di Milano (oggi a nove vittorie). Intanto credo che sia saggio pensare ad ogni singola partita cercando di dare il meglio scaldano i tifosi che anche ieri sera hanno riempito l’Arena quasi sold out.
Partenza a razzo della Virtus che sorprende l’Asvel
Alla vigilia il coach della Virtus aveva chiesto una grande difesa e i suoi lo hanno accontentato. Nel primo quarto i francesi hanno perso 6 palloni (saranno 19 alla fine) : 3 recuperati direttamente dalle mani virtussine e le altre provocate da una difesa che, specie sugli esterni, non ha concesso spazi. Le statistiche finali non rendono giustizia alla prova Virtussina perchè annacquate da un ultimo quarto di pura accademia in cui nella prima metà si sono segnati 17 punti 8 la Virtus e 9 gli avversari. Nel 1° tempo l’Asvel ha tirato col 20% dall’arco contro il 47% dei padroni di casa.
Theo Maledon è stato l’unico a brillare tra i transalpini : la guardia 23enne che ha già assaggiato l’Nba e pare promesso al Real è stato una vera spina nel fianco della difesa dei padroni di casa mentre non debbono ingannare le percentuali degli altri che hanno festeggiato solo a giochi fatti.
La Virtus ha dominato in lungo e in largo
A metà del 3° quarto la Virtus con due liberi di Momo Diouf ha fissato il massimo vantaggio (56-31) e da quel momento la partita che già aveva vissuto d’interesse solo per le giocate della Virtus è diventata una lunghissima accademia che ha permesso a qualcuno d’impinguare il proprio bottino
In casa Virtus dominatore assoluto Achille Polonara, miglior uomo sul parquet (+28 di valutazione in 26′), impiegato per molti minuti da “5” e in altri da ala forte è stato il migliore della Virtus a rimbalzo (9 di cui 2 in attacco), finalmente si è visto un pò di Rajion Tucker trasformato dalla decisione di restare alla Virtus il ragazzo di Charlotte ha difeso col coltello fra i denti, ha preso inziative in attacco e ha fornito un ottimo contributo alla squadra.
Will Clyburn ha giocato una grandissima prova difensìva ma anche in attacco (3/6 da 3) ha mostrato di essere in un ottimo momento. Cordinier e Pajola sono stati la trave portante della difesa, Morgan e Diouf hanno disputato un’ottima prova che ha consentito a Ivanovic di non dover rimpiangere troppo le assenze di Hackett e Shenghelia.
Il post partita
Dopo la gara contro l’Asvel ha parlato in conferenza stampa coach Dusko Ivanovic: “Penso che abbiamo giocato una gara completa, in difesa e in attacco, combattendo sempre e anche divertendoci, abbiamo perso nell’ultimo quarto ma stiamo migliorando di partita in partita e questo è quello che dobbiamo fare. Tucker? È stato uno degli MVP dello scorso campionato italiano ed ogni giorno si allena in maniera positiva e concentrata. Stasera ha fatto un buon lavoro, specialmente in difesa, mettendo energie ed aiutando la squadra e i compagni. Cosa non è piaciuto di Zizic? Stasera avevo 12 eccellenti giocatori, in generale 14 eccellenti giocatori, ognuno dà il massimo sempre.”
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