“Questo non è amore”: oltre 350 persone al convegno con Gino Cecchettin e Marisa Degli Angeli
Scritto da Redazione Emilia-Romagna il 1 Ottobre 2024
Conoscere, prevenire e contrastare la violenza di genere al centro degli interventi del convegno di Bologna promosso da Caramella Buona e Penelope Italia
Emilia-Romagna, Bologna – Oltre 350 persone hanno preso parte nella giornata di ieri, venerdì 27 settembre, al convegno straordinario dal titolo “Questo non è amore”, un momento di alta formazione dedicato alla violenza di genere.
L’evento – promosso da La Caramella Buona ETS e Associazione Penelope Italia ODV, rappresentate rispettivamente dal Presidente Roberto Mirabile e dal Presidente Nicodemo Gentile, curato e condotto dall’Avvocato Barbara Iannuccelli – ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e professionisti impegnati quotidianamente nella lotta alla violenza contro le donne e al sostegno alle vittime, oltre a importanti testimonianze come quella di Marisa Degli Angeli, mamma di Cristina Golinucci, giovane 21enne scomparsa nel 1992 mentre si recava al Convento dei padri Cappuccini di Cesena e Gino Cecchettin, papà di Giulia Cecchettin, barbaramente uccisa l’11 novembre 2023 dal proprio ex fidanzato Filippo Turetta.
Dopo i saluti di Simona Lembi, delegata del Sindaco di Bologna al Piano per l’Uguaglianza per la Città Metropolitana, hanno relazionato esponenti autorevoli come la dottoressa Lucia Musti, Procuratore Generale della Repubblica di Torino, che ha affrontato il tema con un intervento dal titolo “La tutela dei soggetti deboli tra diritto alla privacy e diritto all’informazione”.
La nota criminologa, nonché Presidente Onorario e Direttore Scientifico della Caramella Buona, Roberta Bruzzone, che ha offerto un’articolata analisi nel suo intervento dal titolo “Amori criminali e relazioni tossiche”.
Il dottor Francesco Costantini, Primo Dirigente della Polizia di Stato, che ha parlato delle “Nuove frontiere in materia di prevenzione della violenza di genere”.
Il dottor Francesco Vetrò, Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, specialista in fasce deboli, che ha illustrato i dettagli del famoso protocollo S.A.R.A. oltre ad approfondire le modalità di ascolto delle vittime.
L’Avvocato Stefano Tigani del Foro di Venezia che si è soffermato sugli ultimi casi di femminicidio con un intervento dal titolo “Dal caso Tramontano al caso Cecchettin, uno sguardo agli ultimi casi di femminicidio”.
Il dottor Luca Ponzi, giornalista della TGR Emilia-Romagna, che ha analizzato la tematica della violenza di genere dal punto di vista dell’informazione in un intervento dal titolo “La cronaca come strumento di democrazia”.
Il Presidente Roberto Mirabile: “Il silenzio e l’immobilismo sono meccanismi di difesa, mai espressioni di consenso”
“È essenziale una formazione qualificata per prevenire e affrontare orribili reati sempre più diffusi – ha spiegato nel proprio intervento il Presidente di Caramella Buona Roberto Mirabile – Tutti i professionisti interessati alla presa in carico delle vittime devono conoscere e capire cosa capita a queste persone sopravvissute al trauma della violenza sessuale.Troppe volte, sui giornali e nelle aule di tribunale, si chiede alla donna come mai non ha reagito allo stupro, non ha urlato. Questa è una ulteriore violenza che deve subire, infangando la vittima di sensi di colpa e vergogna.
Ci sono spiegazioni psicologiche per questa non-reazione all’aggressione. Sia ben chiaro una volta per tutte: il silenzio e l’immobilismo sono meccanismi di difesa. Mai espressioni di consenso!”.
L’Avvocato Barbara Iannuccelli: “Formare e informare per prevenire le violenze di genere”
“Con questo convegno abbiamo voluto offrire agli oltre 300 iscritti un momento di formazione capace di coniugare approfondimenti dal punto di vista psicologico, criminologico, giuridico e testimonianze reali – spiega l’Avvocato Barbara Iannuccelli che ha organizzato e moderato il convegno – Mi sono molto emozionata ascoltando la dichiarazione in apertura di Gino Cecchettin e, in chiusura, di Marisa Degli Angeli.
Mi auguro che questo pomeriggio possa rimanere nella memoria di chi ha partecipato come un momento utile per conoscere e prevenire le violenze di genere”.