Confessioni: un corso per i sacerdoti alla Pontificia Università della Santa Croce

Scritto da il 4 Febbraio 2025

Un corso sulla confessione per i sacerdoti per essere “segno di misericordia di Dio”, affrontando diverse casistiche

 

Foto Pontificia Università della Santa Croce

 

 

Lazio, Roma“I confessori siano un vero segno della misericordia del Padre. Non ci si improvvisa confessori. Lo si diventa quando, anzitutto, ci facciamo noi per primi penitenti in cerca di perdono”.

A questo invito di Papa Francesco, riportato nella Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, cerca di dare seguito la Iª edizione del Corso sulla pastorale del perdono, organizzato da febbraio ad aprile dal Centro di Formazione Sacerdotale della Pontificia Università della Santa Croce.

 

Riscoperta del Sacramento della Riconciliazione

Lo scopo, dunque, è quello di permettere una riscoperta del Sacramento della Riconciliazione, vivendolo come una porta di accesso alla misericordia di Dio, incoraggiando i sacerdoti a essere testimoni di amore e compassione, permettendo così ai fedeli a superare paure e esitazioni, come spesso incoraggia il Pontefice.

Nel corso delle lezioni saranno affrontati diversi aspetti legati al Sacramento della Riconciliazione: empatia e ascolto, riservatezza e delicatezza, consolazione e speranza, il ruolo del confessore, il confessionale come luogo di gioia, ecc. Nello specifico sarà trattato il tema dell’accoglienza e della confessione di persone scrupolose e di giovani, di persone divorziate, di sacerdoti, religiosi e candidati al sacerdozio, di persone con tendenze omosessuali, di persone con problemi etici nel loro lavoro, di persone con scarsa formazione.

 

Accoglienza e confessione

Ci saranno anche dei momenti di formazione pratica, con un focus su casi concreti (case study) che i sacerdoti si trovano ad affrontare nel loro ministero del perdono. Sarà infatti fornito specifico materiale su cui prepararsi prima delle lezioni, per poi partecipare attivamente alla discussione e alla risoluzione delle problematiche pastorali.

Il Papa ha spesso ribadito l’importanza di vivere questo sacramento in profondità, mettendo in luce non solo il suo valore teologico, ma anche l’aspetto umano e pastorale.

Il sacramento della confessione, infatti, è un momento di consolazione e speranza, e un sacerdote ben preparato sa come trasmettere l’amore misericordioso di Dio, accompagnando il penitente nel suo cammino di fede.

 

 


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