Le collezioni d’arte di Mantova degli ultimi due secoli troveranno una sede espositiva stabile all’interno del Casino delle Guardie Nobili di Palazzo Ducale. Lo prevede l’accordo di collaborazione siglato martedì 21 dicembre tra il Comune di Mantova e il museo gonzaghesco, che consentirà una gestione e valorizzazione congiunta. Il documento rappresenta un ulteriore progresso rispetto alla precedente intesa firmato lo scorso luglio, che riguardava le collezioni di Palazzo Ducale e del Museo della Città in Palazzo San Sebastiano. Ora anche le collezioni civiche, attualmente presso i depositi di Palazzo Te, troveranno una sede espositiva adeguata per essere visitabili al pubblico.
Il Casino delle Guardie Nobili è il corpo di fabbrica affacciato sul lato ovest di piazza Castello, con ingresso dal voltone D’Annunzio. Il piano terra – attualmente zona di cantiere – ospiterà “Accademia degli artisti”, il futuro programma di artist in residence di Palazzo Ducale. La nuova “Galleria di Arte Moderna della città di Mantova” – questo il nome ipotizzato per il nuovo spazio espositivo – troverà sede al piano superiore, la cui ristrutturazione è affidata ai finanziamenti “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (Pnrr). Qui sarà ricavato un ampio spazio per le collezioni civiche e statali dell’Ottocento e del Novecento. Il Casino delle Guardie Nobili sarà quindi restituito alla città come nuovo spazio per l’arte con funzioni espositive, laboratoriali e di servizi al pubblico, favorendo la fruizione e la vivibilità della grande piazza antistante. L’edificio si presta a una gestione autonoma ma anche a un’integrazione con il percorso di visita di Palazzo Ducale, in virtù della sua strategica collocazione baricentrica, in prossimità del futuro spazio ristoro previsto in piazza Santa Barbara.
Gli oneri della ristrutturazione e di progettazione, come stabilito dall’accordo, saranno a carico di Palazzo Ducale mentre i costi di allestimento saranno suddivisi tra le due istituzioni. Ciascuna delle due Parti individuerà un responsabile scientifico, sotto un coordinamento unitario: questo gruppo di lavoro formulerà di concerto il progetto espositivo, prevedendo un’adeguata, razionale e rappresentativa distribuzione delle opere, la possibilità di un’esposizione a rotazione dei materiali conservati nei rispettivi depositi, garantendo piena visibilità alle collezioni pubbliche, uno spazio per eventi, nuove proposte ed esposizioni temporanee. Il percorso di visita prevederà l’interazione tanto con il percorso espositivo di Palazzo Ducale quanto con le funzioni di “Accademia degli artisti” previste al piano inferiore dell’edificio. I lavori dureranno tre anni e costeranno, almeno nella fase iniziale, due milioni e 800mila euro. Successivamente saranno necessari altri finanziamenti che saranno condivisi tra Comune e Palazzo Ducale. Il coordinamento del progetto scientifico sarà affidato alle esperte Renata Casarin e a Veronica Ghizzi e sarà pronto a metà 2022.
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