Casarini, nuovo centrocampista del Carpi, è stato presentato alla stampa
Questa mattina il Carpi ha riservato ai suoi tifosi l’ufficialità di un rinforzo di spessore per il centrocampo: il 35enne carpigiano Federico Casarini, svincolato dalla Turris (19 presenze e 1 gol nel Girone C di Serie C). Il contratto scadrà il 30 giugno 2026. Il numero di maglia sarà il 24.
La presentazione alla stampa si è tenuta nella sede del nuovo sponsor Auto Grifone insieme al direttore generale Enrico Bonzanini e ai padroni di casa Emilio Giacomo Bertolini (direttore commerciale) e Marco Campadelli (responsabile dello show room). Prima di andare via Casarini ha firmato alcuni cimeli (maglie, palloni e quaderni) ad alcuni bambini accompagnati dai genitori.
Per il Carpi si tratta del secondo colpo in entrata del mercato invernale dopo quello riguardante il compagno di reparto Simone Campagna dall’Ascoli.
Focus su Casarini: dalla Serie A con il Bologna al ritorno nella città natale
Nato a Carpi il 7 settembre 1989, Casarini è cresciuto localmente nella Kennedy per poi approdare a 11 anni nelle Giovanili del Bologna. La sua carriera lo ha visto giocare sempre nel calcio professionistico italiano, sommando in totale 458 presenze (78 in Serie A, 226 in Serie B, 134 in Serie C e 20 nelle coppe nazionali) e 19 gol (1 in Serie A, 8 in Serie B, 9 in Serie C e 1 in Coppa Italia di Serie C).
Il 18 gennaio 2009 Casarini ha debuttato in Serie A con il Bologna agli ordini di Sinisa Mihajlovic durante una trasferta vinta per 2-1 a Catania, raccogliendo 67 presenze nel massimo campionato fino al 2012. Dopo i prestiti a Cagliari (dove mise insieme le ultime 11 presenze in A e 1 rete nella sconfitta esterna per 4-1 contro la Fiorentina) e Virtus Lanciano in Serie B (35 presenze e 2 gol), nel 2014-2015 tornò al Bologna in cadetteria e conquistò la promozione vincendo i Play-off con 2 pareggi contro il Pescara grazie al miglior piazzamento in una classifica dominata dal Carpi ImmortAle di Fabrizio Castori.
In seguito Fede ha militato per 4 stagioni consecutive in Serie B con Novara (2015-2018) e Ascoli (solo 19 presenze nel 2018-2019). Il triennio da titolarissimo (100 presenze e 6 gol) nell’Alessandria gli ha fatto conoscere per la prima volta la Serie C (Girone A) e vivere uno storico ritorno in Serie B nel 2021 (Play-off iniziati dai Quarti di Finale e vinti ai rigori per 5-4 contro il Padova), senza però evitare l’immediata retrocessione.
Nel 2022 Casarini si è trasferito al sud Italia nel Girone C: l’Avellino (da dove andò via nel febbraio 2024) e fino a pochi giorni fa la Turris (colpita di recente da problemi economici-societari) sono stati gli ultimi club che hanno goduto della sua esperienza.
Le dichiarazioni del d.g. Bonzanini e di Casarini
. Enrico Bonzanini, direttore generale del Carpi.
“Da carpigiano e tifoso sono molto contento di presentare un giocatore forte ed esperto come Federico Casarini, completando un’operazione di mercato che quasi rasentava la follia. Questo è un regalo del presidente Claudio Lazzaretti alla città. Federico, carpigiano di nascita, potrà entrare a fare parte della storia del Carpi come calciatore.
Auto Grifone sarà uno dei nuovi sponsor a partire dall’imminente partita di domenica 5 al Cabassi contro il Milan Futuro. Si tratta di una sinergia nata con poche parole e tanto entusiasmo”.
. Federico Casarini, centrocampista del Carpi.
“La trattativa è stata relativamente lampo perché ci voleva un po’ di tempo per liberarmi burocraticamente dal tesseramento con la Turris. Il 31 dicembre ero già arrivato a Carpi e ho subito cominciato ad allenarmi con il gruppo. La volontà della Società di portarmi qui ha pesato molto, quindi io ho fatto il mio.
Ho 35 anni e sono tornato a casa non per chiudere la carriera facendo la passerella, ma per aiutare il gruppo e perché mi aspetto di fare grandi cose. Voglio dare il massimo e ho lo stesso entusiasmo di un ventenne. Sono anagraficamente il più vecchio, però vedo un lavoro di base importante e giovani che hanno disciplina calcistica.
Ho giocato sempre da mezzala, poi nell’Avellino mi hanno messo come play davanti alla difesa per via di alcuni infortuni. Ovviamente darò la massima disponibilità a mister Serpini.
Molte volte durante il calciomercato mi hanno accostato al Carpi. L’unica volta seria fu nel 2014, quando ancora c’era Cristiano Giuntoli. Avevo dato l’ok, poi l’affare non si concretizzò.
Sono nato in Via Bollitora e calcisticamente ho cominciato nella Kennedy. Dopo oltre 20 anni mi fa piacere ritrovare nel Carpi il magazziniere Claudio Sternieri (sorride, n.d.r.). Al Bologna sono approdato a 11 anni.
Il bilancio della mia carriera lo ritengo positivo. Ci sono stati tanti momenti dove potevo fare di più e momenti difficili dove avrei potuto fare di meno e non l’ho fatto. Ho sempre cercato di dimostrare il mio valore tirando fuori la testa dalla sabbie mobili.
Mi dispiace per come è finita con la Turris: ero arrivato nel febbraio 2024 e ci siamo salvati a sorpresa e senza nemmeno passare dai Play-out. Quest’anno invece pensavamo di fare un torneo tranquillo, ma sono apparsi troppi problemi. Penso pure agli ex compagni con cui avevo legato e ai quali auguro il meglio.
Alla Turris ho giocato sempre nel girone di andata. Non sono al 100% anche perché, insieme a tutto il gruppo, ho vissuto dei mesi turbolenti che non ti facevano pensare solo al campo. Spero di trovare presto la condizione giusta. Il calcio di Serpini richiede molta energia.
Ho avuto tanti allenatori importanti. Sinisa Mihajlovic mi ha fatto esordire in Serie A con il Bologna nel 2009 e a livello umano ha trasmesso tanto fino alla fine. Ti rimane dentro per l’umiltà e le piccole cose che mi ha insegnato per iniziare il mio percorso.
Nei miei primi anni da calciatore i riferimenti che avevo erano Marco Di Vaio e Daniele Portanova nel Bologna. A Cagliari ho conosciuto Davide Astori, una persona che era davvero rara da trovare nel mondo del calcio.
Da 3-4 anni seguo con più interesse le vicende del Carpi. Nella scorsa stagione non ho visto nessuna partita dal vivo per i miei impegni con la Turris, ma il 5 maggio 2024 ero presente in Piazza Martiri a festeggiare la promozione in Serie C. Sarei venuto volentieri prima e forse una volta vedevo o valutavo tutto in un altro modo. È bello come si sono date le circostanze oggi.
Contro il Milan Futuro mi aspetto una gara affascinante. Loro sono giovani, molto tecnici e sanno trattare la palla. Non dobbiamo essere aggressivi e limitarli al meglio.
Di numeri di maglia ne ho avuti diversi nella mia carriera. Ho scelto il 24 perché è il giorno della nascita di mia moglie”.