Carpi-Gubbio 0-3: pomeriggio storto al Cabassi, gli umbri si rilanciano

Scritto da il 25 Ottobre 2025

Primo tempo negativo del Carpi (sotto 2-0 dopo 14′, Zagnoni espulso al 25′), il palo di Mahrani precede il 3-0 umbro

 

Carpi

Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

Il Carpi non riesce a dare seguito alla grossa prestazione fornita lunedì 20 contro l’Ascoli e crolla per 3-0 al Cabassi contro il Gubbio, approdato in Emilia a digiuno di vittorie da 5 giornate. La partita dei biancorossi è stata compromessa in un primo tempo da film horror: Carraro e La Mantia tra il 6′ e il 14′ hanno portato gli ospiti sul 2-0, poi al 25′ c’è stata l’espulsione tramite revisione al VAR di Zagnoni per gioco pericoloso. L’altra sliding door si è verificata tra il 66′ e il 67′, quando si è passati dal palo dell’esordiente Mahrani (il possibile 2-1 che poteva riaprire tutto) al 3-0 in contropiede di Djankpata.

Il prossimo impegno del Carpi sarà martedì 28 ottobre alle 20:30 allo Stadio Cabassi contro l’Union Brescia per il Secondo Turno della Coppa Italia di Serie C.

 

Formazioni ufficiali

Cassani schiera il 3-4-2-1: in porta Sorzi; in difesa Zagnoni, Panelli e il rientrante Rossini; a centrocampo Cecotti, Figoli, Rosetti e Rigo; in attacco Stanzani e Arcopinto dietro Cortesi. Casarini sconta la prima delle 2 giornate di squalifica.

Di Carlo si presenta con il 3-4-1-2: in porta Bagnolini; in difesa Bruscagin, Signorini e Di Bitonto; a centrocampo Zallu, Carraro, Djankpata e Tentardini; in attacco (dove mancano per infortunio Spina e Tommasini) l’ex Saber trequartista a supporto di Minta e La Mantia.

 

Primo tempo

La partita si mette in salita per il Carpi che al 6′, impostando dal basso, subisce l’1-0 del Gubbio: Rosetti viene pressato da Minta e sbaglia il tocco arretrato per Panelli, quindi La Mantia serve Carraro che all’ingresso dell’area scarica un forte mancino che si infila sotto l’incrocio.

Al 9′ il Gubbio, molto più in palla e galvanizzato dal precoce vantaggio, chiama il VAR per un rischioso pestone di Rosetti su Carraro. L’arbitro Kovacevic controlla e sanziona il mediano biancorosso soltanto con il cartellino giallo.

Al 14′ gli umbri addirittura raddoppiano: Minta si destreggia sulla destra e libera La Mantia che, da circa 20 metri, si inventa un sorprendente destro a pallonetto che scavalca Sorzi (leggermente fuori dalla porta, inutile il suo allungo all’indietro).

I padroni di casa non riescono ad offrire una reazione. In campo c’è solo il Gubbio che va vicino al tris al 19′ con La Mantia (lancio lungo di Tentardini, fuga del centravanti che dal limite sfiora il palo) e al 20′ con Minta (colpo di tacco alto di poco sugli sviluppi di un corner).

Al 25′ il Carpi complica ancora di più la sua gara con l’espulsione diretta di Zagnoni: il difensore interviene a centrocampo con un calcio volante all’altezza della testa di Di Bitonto (curato con un turbante e sostituito da Fazzi al 27′), riceve solo l’ammonizione, ma poi la revisione al VAR richiesta dal Gubbio convince Kovacevic a mostrare il rosso diretto.

Il Gubbio ragiona, non affonda e controlla le operazioni con autorevolezza. Si va all’intervallo dopo 5′ di recupero sul 2-0 per gli eugubini.

 

Secondo tempo

Il Carpi ritorna sul prato verde con quattro cambi in un colpo solo: fuori Panelli, Rosetti, Rigo e Arcopinto, dentro Lombardi, Amayah e gli esordienti stagionali Tcheuna e Mahrani (prima presenza da professionista).

Al 48′ Saber intercetta sulla trequarti un passaggio errato di Figoli e appoggia a Carraro che col destro fa la barba al palo. Il Primavera Mahrani dà una scossa al Carpi colpendo la base del palo con un destro rasoterra dal limite al 66′.

Nell’azione seguente il Gubbio triplica cinicamente, sfruttando un’altra leggerezza della difesa emiliana: Zallu lancia lungo, Djankpata nel cerchio di centrocampo anticipa Tcheuna e scatena la corsa verso la porta di Minta che contende la palla a Lombardi, però il centrale in area spazza la sfera proprio sull’accorrente Djankpata che segna in scivolata a porta quasi sguarnita (Sorzi era uscito a metà strada).

Il 3-0 ospite chiude in anticipo la contesa, lasciando al Carpi rimpianti per il possibile 2-1 di Mahrani frantumatosi sul palo. Nel finale Cassani chiama il VAR all’81’ e al 91′ (nel primo dei 3 di recupero) per una gomitata di Zallu a Cecotti (rimpiazzato dall’altro debuttante Pitti) e per un possibile fallo da rigore del terzino su Cortesi, in entrambi i casi non sanzionati da Kovacevic.

 

Post-partita di Carpi-Gubbio 0-3

. Stefano Cassani, allenatore del Carpi.

Abbiamo avuto un approccio sbagliatissimo al match. Non abbiamo recuperato le energie per lunedì e penso si sia visto. Non credo che mezz’ora di brutta prestazione cancelli quanto fatto dai ragazzi fino ad adesso. Analizzeremo le cose da migliorare. Mahrani ha fatto un buon esordio. Ha fatto vedere cose interessanti, deve continuare a lavorare”.

 

. Tommaso Panelli, difensore del Carpi.

Oggi è stata una giornataccia. Dobbiamo prenderne atto e analizzarla a freddo per valutare gli errori commessi. Non sono uno di quelli che cerca alibi. Sicuramente lunedì abbiamo disputato una partita molto dispendiosa. Abbiamo pagato le prime due disattenzioni e l’espulsione. C’è da dare merito a questa curva e a questi tifosi, che ci hanno sostenuto fino all’ultimo nonostante il risultato. Significa che c’è unità di intenti”.

 

TABELLINO (Serie C Girone B 2025-2026 – 11a giornata – Andata)
CARPI-GUBBIO 0-3 (0-2 p.t.)
Reti: 6′ Carraro (G), 14′ La Mantia (G), 67′ Djankpata (G).

CARPI (3-4-2-1): Sorzi 5; Zagnoni 4, Panelli 5 (46′ Lombardi 4), Rossini 5,5; Cecotti 5 (83′ Pitti s.v.), Figoli 5, Rosetti 4 (46′ Amayah 5), Rigo 5 (46′ Tcheuna 5); Stanzani 5, Arcopinto 5 (46′ Mahrani 6); Cortesi 5. A disp.: Scacchetti, Perta, Verza, Visani, Pietra, Sall. All.: Cassani 5.

GUBBIO (3-4-1-2): Bagnolini s.v.; Bruscagin 6, Signorini 6,5 (70′ Baroncelli 6), Di Bitonto 6 (27′ Fazzi 6); Zallu 6, Carraro 7, Djankpata 6,5 (83′ Costa s.v.), Tentardini 6,5 (70′ Podda 6); Saber 6,5; Minta 7,5, La Mantia 7 (70′ Ghirardello 6). A disp.: Krapikas, Tomasella, Conti, Niang, Di Massimo, Mancini. All.: Di Carlo 7.

Arbitro: David Kovacevic di Arco Riva.
Ammoniti: Rosetti (C), Panelli (C), Lombardi (C), Podda (G).
Espulsi: 25′ Zagnoni (C) per gioco pericoloso.
Recupero: 5′ p.t.; 3′ s.t.

 

Pagelle top

Minta (Gubbio) 7,5: il 20enne attaccante ghanese in prestito dal Sassuolo è stato una costante minaccia. Rimpiazza Spina contribuendo in tutti i gol del Gubbio. Nell’1-0 pressa Rosetti (che scarica male per Panelli senza guardarlo), poi nel 2-0 dà l’assist a La Mantia gestendo la palla con agilità. Nel 3-0 vince in velocità il duello contro Lombardi che sembrava in vantaggio, portandolo all’errore che favorisce la rete del trottolino di centrocampo Djankpata. Tantissima corsa, sacrificio e folate difficili da frenare. 

La Mantia e Carraro (Gubbio) 7: tra i giocatori più esperti della rosa di Di Carlo, indirizzano la partita tra il 6′ e il 14′ (entrambi hanno avuto occasioni per fare doppietta). La Mantia sfrutta al meglio l’assenza di Tommasini servendo il preciso metronomo Carraro (gran tiro sotto l’incrocio) con un tocco di classe per l’1-0 e trovando con audacia/fortuna il 2-0. Già aveva segnato al Carpi, nella stessa porta, in una vittoria per 1-0 del Lecce in Serie B (2 dicembre 2018). Ottima l’intesa con il pimpante Minta.

 

Pagelle flop

Carpi 4: la peggiore prestazione dopo 11 giornate di campionato. Oltre ai meriti di un Gubbio che comunque non era nel suo momento migliore (a secco di vittorie da 5 turni, senza la coppia di attaccanti titolari, ma presentatosi al Cabassi con compattezza, esperienza e cattiveria), questo KO si è plasmato soprattutto in un primo tempo iniziato con evidenti errori individuali (Rosetti nell’1-0 subìto al 6′ e Zagnoni espulso al 25′ per un calcio volante da kung fu sulla testa di Di Bitonto) e continuato senza energie. Nella ripresa (cominciata da Cassani con ben 4 cambi all’unisono) l’unico accenno di reazione è stato il palo colpito dall’incoraggiante Mahrani al 66′, seguito dal beffardo 3-0 eugubino (Lombardi si fa superare da Minta e involontariamente assiste Djankpata). Chiara dimostrazione che nulla ha girato nel verso giusto.

 

 


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