Carpi, Bonzanini (Lega) all’Amministrazione: “Che fine ha fatto l’Osservatorio su legalità e contrasto a criminalità organizzata?”

Scritto da il 23 Aprile 2025

Emilia-Romagna, Carpi – Riceviamo e pubblichiamo dalla Lega di Carpi il seguente comunicato a firma del Capogruppo Giulio Bonzanini:

Che fine ha fatto l’Osservatorio sulla legalità e il contrasto alla criminalità organizzata?

Un interrogativo che mi ha spinto, come Capogruppo Lega Carpi, a chiedere aggiornamenti all’Amministrazione in merito alla creazione e alle ormai assenti attività di un Osservatorio nato sotto i migliori auspici nel 2017, su iniziativa dei Comuni appartenenti all’Unione delle Terre d’Argine e con il co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna.

L’attività di sensibilizzazione e contrasto alla criminalità organizzata, specie quella di stampo mafioso, rappresenta infatti una priorità, specialmente in un territorio come il nostro dove ha avuto luogo recentemente il cosiddetto “Processo Aemilia”. Ma dopo anni dalla sua creazione, di questo Osservatorio pare non esservi ad oggi un corposo archivio, dato che contiene due sole scarne pubblicazioni,  presenti sul sito dell’Ente senza alcun ulteriore seguito attivo e propositivo in merito (entrambe consultabili all’indirizzo https://www.terredargine.it/osservatorio-per-la-legalita/).

Tra queste, troviamo un video dal titolo “Vivere la legalità. La Costituzione a scuola” realizzato dall’Osservatorio e pubblicato sulla pagina YouTube dell’Unione Terre d’Argine il 31 maggio 2021. Tale produzione, così come riportato anche nel video, ha avuto diffusione nelle scuole con l’obiettivo di “sensibilizzare” gli studenti su temi come diritti, integrazione e legalità.

Peccato che, tra le diverse letture e testimonianze, compaiono anche collaboratori della Consulta Integrazione, con affermazioni discutibili in merito al tema migratorio che trasmettono un pericoloso messaggio subliminale dove si consente che l’immigrazione in un Paese sovrano possa anche avvenire in maniera irregolare (alimentando collateralmente proprio quelle mafie che ne sfruttano i meccanismi e le persone).

Tutto ciò è inaccettabile, specialmente se condiviso e patrocinato da un Ente pubblico, poiché è esattamente il contrario del concetto di legalità e svilisce anche e soprattutto gli anni di lavoro, integrazione e rispetto delle regole e delle leggi di tutti quegli stranieri che invece in Italia hanno ottenuto regolare permesso di soggiorno e, nel tempo, la cittadinanza italiana, costruendosi qui una famiglia e un futuro.

Anche per questo chiediamo spiegazioni, nonché un impegno concreto e costante nel tempo dell’Amministrazione carpigiana per favorire la trasparenza e la legalità in un territorio come il nostro, che non può purtroppo dirsi immune a fenomeni malavitosi che minano un tessuto socio-economico già da decenni sempre più fragile.

 


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