Pagelle del Carpi al termine della stagione 2024-2025
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Portieri
Sorzi 8: il 24enne carpigiano ritrova mister Serpini dopo la stagione 2021-2022 a Lentigione conclusa con i Play-off del Girone D di Serie D vinti contro il Ravenna. Titolare indiscusso (36 presenze in C su 38), ha messo da parte l’amarezza per la scorsa annata (la prima da titolare nei professionisti) che lo ha visto retrocedere con il Fiorenzuola. Colleziona 10 clean sheet e parecchi interventi prodigiosi, molti dei quali decisivi per le vittorie (i blitz esterni contro Legnago dove parò 2 rigori in 7′ minuti, Arezzo e Ternana, oppure i successi al Cabassi contro Pontedera, SPAL e Vis Pesaro) o per reggere l’urto nei momenti di difficoltà (SPAL al Mazza, Campobasso al Cabassi, Ascoli al Del Duca o Torres al Sanna). Pochissimi errori gravi, quasi tutti nella seconda metà di campionato (le reti di Carpani dell’Ascoli, Magnaghi della Lucchese e l’autogol sfortunato di Panelli contro il Gubbio). Sicuro in uscita alta nonostante non sia altissimo, reattivo ed elastico. È stato uno dei giocatori più apprezzati dai tifosi.
Theiner 5: il 21enne bolzanino, campione d’Italia nel 2024 con la Primavera del Sassuolo, arriva in prestito dal Sudtirol nel mercato invernale per fare la riserva. Esordisce da professionista un po’ a sorpresa nella sconfitta per 2-1 contro il Pescara al Cabassi (nella partita precedente, persa per 2-1 ad Ascoli, Sorzi aveva fatto alcuni miracoli) e viene battezzato con una bomba da distanza siderale di Dagasso. Si rivede da titolare, a salvezza acquisita, nell’ultima giornata contro il Sestri Levante e una sua uscita incerta propizia l’1-0 di Clemenza.
Lorenzi s.v.: all’ultima giornata Serpini regala al 19enne reggiano l’emozionante e tanto atteso esordio da professionista all’81’ contro il Sestri Levante, già sul (definitivo) risultato a sfavore di 2-0. Nella scorsa Serie D iniziò addirittura come terzo portiere e, da fine 2023, divenne titolare fisso nella cavalcata verso la promozione in Serie C. Premio meritato per la pazienza e la fede incrollabile.
Pezzolato s.v.: il gigante (quasi 2 metri, il più alto del reparto) 21enne scuola SPAL è stato uno dei migliori portieri della Serie D tra il 2022 e il 2024 con United Riccione e Forlì. Viene prestato in estate dal Modena, ma non gioca mai. Durante il mercato invernale saluta il Carpi e viene girato alla Union Clodiense nel Girone A (2 presenze, le prime da professionista, e retrocessione in D).
Furghieri s.v.: 3 convocazioni per il portiere/capitano della Primavera carpigiana che ha ottenuto la promozione nel terzo livello giovanile grazie alla vittoria dei Play-off da quarti in regular season contro il Pontedera primo nel Girone A (1-1 al Cabassi e 1-0 biancorosso in Toscana).
Difensori
Zagnoni 8: il 30enne difensore modenese (capitano e punto fermo del Lentigione di Serpini) ha giocato 38 partite su 39, Coppa Italia di Serie C compresa. In campionato non ha concluso soltanto le gare perse al Cabassi contro Ternana per 2-1 (uscì al 61′ per un problema a un piede) e Virtus Entella per 3-0 (sostituito all’82’, sul 2-0, in quanto era diffidato in vista del derby contro la SPAL). Zagno è rimasto sotto diffida dalla sconfitta a Perugia per 1-0 del 10 gennaio 2025 (terza giornata di ritorno) e ha ricevuto la quinta ammonizione dopo ben 15 incontri, ossia alla penultima giornata nel KO in Sardegna per 4-2 contro la Torres (23 aprile). Ha così saltato per squalifica l’ultima giornata al Cabassi contro il Sestri Levante. Numeri che rendono l’idea di una stagione giocata con alta concentrazione, applicazione e piglio da capitano. Ha messo a referto 3 gol (stessa quantità del 2023-2024 con la maglia della Vis Pesaro) da rapace d’area contro Milan Futuro, Ascoli e Ternana. Purtroppo si registra anche qualche liscio evidente (l’1-0 del Pescara all’Adriatico nato da una palla persa sulla bandierina, disimpegni leggeri nel 4-0 contro la Vis Pesaro, fuorigioco mal applicato contro Fossati nella sconfitta di Gubbio, autogol sfortunato nell’1-0 della Torres in casa, il 2-0 dell’Entella al Cabassi o la frittata con Panelli che è valsa il 2-1 del Campobasso), alcuni da condividere con il reparto in generale.
Rossini 7,5: La Roccia debutta in Serie C a 27 anni e totalizza 30 presenze, quasi tutte nel ruolo di terzino destro (mai coperto nella trionfale cavalcata in Serie D) e a volte sinistro. Inizia guardingo (nell’esordio contro il Rimini subisce un chiaro fallo nell’azione del 2-1, ma l’arbitro lascia correre), poi col passare delle giornate prende confidenza e si propone in fase offensiva con inserimenti e cross velenosi. Ross offre buone prestazioni contro esterni veloci e tecnici come Cisco, Rao, Marsura, Di Mario, Selvini e Tito. Garantisce fisicità e concretezza da centrale in coppia con Calanca o Zagnoni (suo collega al Lentigione a difesa di Sorzi). Avrebbe ampiamente meritato il premio del gol in alcune di partite del girone di ritorno (Pescara, Gubbio e Legnago). Una bella sorpresa e pochissimi errori da matita rossa (marcatura leggera su Corazza nel 2-2 dell’Ascoli).
Calanca 7: il 28enne capitano multi tasking, schierato in modo molto molto molto dosato dal suo mentore Serpini sia da centrale che da terzino sinistro. Calle totalizza 24 presenze (15 da titolare) nel suo primo anno da professionista. Resta a digiuno di gol (dal 2021 ne ha fatti 12) e nello 0-0 al Cabassi contro la Lucchese Fazzi gli toglie la palla davanti alla porta vuota con un miracolo. Sulla fascia fa il compito con diligenza e tranquillità, commettendo pochi errori sanguinosi (qualche disattenzione a Sassari contro Zecca e Scotto) e riuscendo persino a guadagnare un rigore (fallito da Saporetti) nella trasferta persa 1-0 a Perugia. Nel girone di ritorno siede quasi sempre in panchina e subentra per dare una mano nei minuti finali. Torna titolare nelle ultime 4 del girone di ritorno, come per esempio nel trionfo della salvezza a Terni.
Panelli 6,5: il 30enne ex Sorrento e Turris è stato il principale compagno di Zagnoni al centro della difesa. Pane disputa 27 partite e segna 1 gol di testa (il primo da professionista e dopo quasi 5 anni di digiuno) nella sconfitta casalinga contro il Pescara. Un infortunio alla spalla sinistra contro il Perugia alla terza giornata lo condiziona per quasi tutta la seconda metà del 2024, permettendo a Serpini di dare minutaggio e ambientamento ai fedelissimi Calanca e Rossini. Nel girone di ritorno diventa titolare fisso quasi fino alla fine con buone prestazioni. Alcuni errori in successione contro Campobasso (condiviso con Zagnoni), Gubbio (autogol sfortunato su un’uscita di Sorzi) e Torres (regala il 2-0 perdendo la palla sotto pressione in uscita dal basso) lo relegano in panchina. Sicuro di sé, ma forse un po’ troppo avventato in certe scelte.
Tcheuna 6: il 20enne terzino destro italo-camerunense è tra i migliori nel girone di andata (18 partite giocate su 19) e naviga sulla linea di rendimento della scorsa Serie D. Concede qualcosa in difesa, però mantiene la propensione offensiva. Arrivano infatti 2 gol contro Pontedera e Legnago (sassata al volo da fuori area nel 3-1 in Veneto, forse la rete più spettacolare del Carpi di tutto il campionato) e per questione di dettagli non segna anche contro Pianese e Torres. Purtroppo nel girone di ritorno Rodri è frenato da una serie di problemi muscolari (con annesse ricadute) e da una febbre insistente. Torna in campo nel finale contro la Ternana e per un’ora abbondante contro il Sestri Levante. Ha rinnovato fino al 2028, quindi c’è fiducia in lui.
Verza 6: il 20enne terzino destro/sinistro esordisce in Serie C alla terza giornata al Cabassi contro il Perugia al 65′ al posto dell’infortunato Panelli e al 73′ sblocca una partita bloccatissima con un inserimento nel cuore dell’area da vero attaccante. Ormai è diventato un esperto in debutti con gol, come nel 3-2 della scorsa Serie D alla prima giornata contro il Prato. Eguaglia il numero di presenze (22, di cui 11 da titolare), però nel girone di ritorno trova decisamente meno posto (8 presenze) visti gli impieghi costanti di Rossini o Cecotti a destra e del rinforzo Rigo a sinistra. Ha pagato qualcosa anche dal punto di vista fisico.
Rigo 6: 20enne terzino sinistro prestato in inverno dall’Hellas Verona, giunge a Carpi dopo aver giocato 11 partite con la Virtus Verona nel girone di andata. Raccoglie 13 presenze (9 da titolare), facendosi notare fortemente nella prima metà di marzo contro Vis Pesaro (confeziona l’1-1, ossia l’autogol di Coppola, e si cimenta in alcune galoppate che daranno impeto alla rimonta) e Pineto (segna l’1-1 con un tiro-cross che inganna il portiere Tonti). Con lui la fascia mancina ha finalmente avuto un giocatore di ruolo dopo gli adattamenti di Calanca, Rossini, Verza e il poco impiego di Cecotti.
Cecotti 6: il 19enne terzino cresciuto nel Milan totalizza 12 presenze (10 da titolare) in Serie C dopo le 31 (con un rendimento elevato, tutte a sinistra) in Serie D. Fatica a trovare posto nel girone di andata (soltanto 3 apparizioni). Nel girone di ritorno torna saltuariamente titolare e si cimenta anche a destra (belle prove contro Sestri Levante, SPAL e Arezzo). Come nei dilettanti, si occupa soprattutto di difendere e lo fa discretamente senza incappare in errori gravi. Chiude la stagione disputando (insieme a Verza e Visani) i Play-off vinti dalla Primavera.
Mazzali s.v.: 4 presenze da subentrato per il 22enne terzino sinistro ex Legnago. A gennaio scende in Serie D e vince il Girone C con il sorprendente Dolomiti Bellunesi, sommando 16 presenze.
Visani s.v.: il 18enne terzino sinistro lascia il Forlì (futuro vincitore del Girone D di Serie D) nel mercato di riparazione. Debutta da titolare nell’ultima gara al Cabassi contro il Sestri Levante.
Zoboletti s.v.: il 20enne terzino destro non debutta con il Carpi. Nel mercato invernale torna alla Sambenedettese e vince il Girone F di Serie D, contribuendo con 16 presenze e 1 gol.
Mazzoni s.v.: 11 convocazioni tra novembre e febbraio per il 19enne difensore della Primavera, della quale è stato un pilastro nel percorso verso i Play-off vinti sul Pontedera.
Centrocampisti
Cortesi 8,5: il 26enne trequartista della promozione migliora i numeri della scorsa stagione a livello realizzativo, passando da 6 a 8 gol e diventando il capocannoniere del Carpi in questa Serie C, categoria che non frequentava dal 2019-2020 con il Cesena. Si sblocca alla quinta giornata contro la SPAL (KO per 2-1 al Mazza e fascia da capitano) e nella partita seguente (2-2 al Cabassi contro l’Ascoli) si infortuna mentre esegue uno dei suoi irresistibili dribbling. Torna arruolabile da fine novembre dopo aver saltato 10 incontri e inizia il 2025 con un rinnovo di contratto fino al 2027. Il rigore realizzato nella sconfitta per 2-1 ad Ascoli e una brutta gomitata al petto ricevuta dal pescarese Squizzato (non sanzionata con l’espulsione) stappano il miglior momento di Corte che diventa il trascinatore tecnico/realizzativo verso la salvezza con 6 gol in 7 partite contro Pontedera (2-0 in Toscana), Lucchese (doppietta a Lucca, con annessa punizione capolavoro del 2-2), Vis Pesaro (2-1 di pura agilità in area all’83’ per completare una rimonta rabbiosa) e Arezzo (guizzo in contropiede per il sofferto 1-0 in trasferta). Decisivo anche con 5 assist, innumerevoli giocate di prestigio con la palla incollata ai piedi e una grinta contagiosa che lo porta a non mollare mai. Come tutta la squadra, si appanna un po’ nel finale di campionato. Riesce comunque a superare Gerbi nella classifica interna dei marcatori carpigiani con un bellissimo pallonetto (frutto di un pasticcio difensivo) nella sconfitta per 4-2 contro la Torres.
Mandelli 7: il vice-capitano (spesso poco vice) e cervello della promozione torna in Serie C a 27 anni dopo le 12 presenze con la Giana Erminio nel 2018-2019. Purtroppo non trova la gioia del gol (alla terzultima giornata colpisce un gran palo nello sfortunato 0-0 casalingo contro il Legnago), però fornisce 7 assist vincenti (i più decisivi per Cortesi e Casarini nelle vittorie contro Vis Pesaro e Ternana). Alcuni infortuni nel corso di tutta la stagione lo frenano a 25 presenze, però ha dimostrato di essere fondamentale per qualità, equilibrio e carisma.
Casarini 7: il fallimento della Turris ha favorito l’approdo in biancorosso del 35enne mediano carpigiano, a coronamento di una carriera spesa tra Serie A, B e C con ottimi numeri (oltre 400 presenze da professionista) e le promozioni con Bologna (Serie A nel 2015) e Alessandria (Serie B nel 2021). In 17 presenze (10 da titolare) fa da guida a un gruppo giovane. Contro il Gubbio si divora addirittura 2 gol. Nella gara seguente al Liberati segna da subentrato contro la Ternana seconda il gol della salvezza matematica. Il modo migliore per rendere onore a nonno Archimede Pellizola, 62 anni dopo la sua ultima rete con il Carpi nel 1963.
Contiliano 6,5: il 20enne in prestito dalla SPAL è una delle certezze del girone di andata, concluso con il primo gol da professionista contro il Sestri Levante. Sfoggia corsa, recuperi, disciplina (solo 5 ammonizioni) e tanto impegno. Nel girone di ritorno salta ben 13 partite per una serie di infortuni muscolari, ma fa in tempo a segnare una spettacolare rete da ex nel derby vinto per 1-0 sulla SPAL al Cabassi, festeggiata a puri polmoni sotto la Curva Bertesi-Siligardi.
Puletto 6: il 21enne trequartista in prestito dalla SPAL ha avuto il suo momento migliore nel girone di andata quando si è trovato a sostituire l’infortunato Cortesi dietro le punte. Segna 3 gol importanti contro Arezzo, Pineto e Sestri Levante, mostrando pure degli sprazzi di qualità. Nel girone di ritorno è calato molto, ha inciso poco offensivamente e ha dovuto fare i conti con la concorrenza di un Cortesi tirato a lucido e diventato leader tecnico.
Figoli 6: il 24enne mediano ex Pergolettese è stato il centrocampista più usato da Serpini (33 presenze nonostante un infortunio nel pre-campionato) e ha fornito soprattutto quantità e fisicità. La sua migliore partita è stata nella vittoria per 1-0 contro la SPAL. Il gol di rapina contro il Campobasso poteva avere sapore da Play-off.
Forapani 6: il 22enne motorino ferrarese contende a Tcheuna il premio della sfortuna. Comincia alla grande (11 presenze da titolare su 11 partite), mostra agonismo e cattiveria, prende in mano il centrocampo in assenza di Mandelli e stabilisce una buona connessione con Contiliano (cresciuto come lui nella SPAL). La staffilata nel 2-2 contro l’Ascoli è un bel segnale di fiducia. La stagione di Fora si conclude in anticipo a fine ottobre (poco dopo il pesante 4-0 contro la Vis Pesaro), quando in un allenamento si infortuna al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Amayah 5,5: il 24enne nigeriano, reduce in Serie D da un gran biennio nel Corticella come avversario del Carpi, ha disputato 24 partite e non è riuscito a ripetere le estrose prestazioni apprezzate in biancoazzurro, un po’ per inesperienza nel professionismo e un po’ perché non si è trovato comodo in regia. L’infortunio grave di Contiliano nelle prime fasi del girone di ritorno gli hanno permesso di essere finalmente titolare, senza però incidere come ci si aspettava.
Campagna 5,5: 22enne mezz’ala di corsa, lotta e inserimento, viene prelevato a gennaio dall’Ascoli e vive la sua prima travagliata avventura nel professionismo dopo ottime annate tra Corticella e Ravenna in Serie D da rivale del Carpi. Gioca 15 partite (6 da titolare) e dà l’impressione di faticare a entrare nello schema di Serpini. Nella sconfitta per 2-1 a Campobasso c’è la sliding door della sua tappa carpigiana, quando solissimo in area ha tirato addosso a Neri e sprecato il 2-0 (un minuto dopo i molisani pareggeranno) che poteva lanciare i biancorossi verso i Play-off.
Nardi s.v.: 8 presenze e pochi spunti (un palo colpito a Rimini nella prima di ritorno) per il 20enne trequartista in prestito dalla Fiorentina. A gennaio la Viola lo gira alla Pianese (7 presenze).
Attaccanti
Gerbi 5,5: il 24enne ariete prelevato dalla Sampdoria colleziona 7 gol e 3 assist, tutti messi a referto nel girone di andata. Il record personale erano le 8 reti con la Pro Sesto nel 2022-2023, solo che allora segnò equamente tra andata e ritorno (4+4). Il Vikingo è uno dei giocatori di movimento più strutturati e Serpini non ci ha mai rinunciato (36 presenze in C, 26 da titolare). Si presenta con una incornata all’incrocio contro il Rimini (parziale 1-1), poi è decisivo nei 2-1 al Cabassi contro Pontedera e Arezzo. Si esalta in trasferta nel 4-1 contro il Pineto (doppietta e assist) e nel 3-1 contro il Sestri Levante (2 assist e ultimo gol stagionale nell’ultima giornata). Nel girone di ritorno entra in crisi come tutto il reparto e non contribuisce come aveva fatto in precedenza, pur senza far stropicciare gli occhi. Ha sempre faticato a fare reparto da solo ed è stato impreciso nel lavoro associativo o sporco. Molte volte è finito preda di robusti difensori centrali che lo hanno annullato con facilità. Il mister gli ha ruotato intorno tutti gli altri attaccanti (soprattutto Saporetti nella prima metà di stagione, più avanti persino Cortesi avanzato a seconda punta), senza trovare il suo collega ideale. Dall’altra parte si può dire che è stato servito o appoggiato male, finendo per disputare tantissime gare anonime. Se qualcuno sperava che finisse in doppia cifra (cosa che sembrava fattibile a fine 2024), sarà rimasto deluso.

Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi
Saporetti 5,5: stagione povera di gol (5, 4 nel girone di andata) e di prestazioni per il 27enne Sapo, tornato di prepotenza in Serie C (il 2022-2023 la visse tra Trento e Renate) grazie alle 21 marcature nella scorsa Serie D. Alla prima giornata contro il Rimini debutta da riserva e segna il 2-2 che gli vale il 100° gol in carriera. Si ripete con una bella volée nell’1-1 in Liguria contro l’Entella alla quarta giornata e alla settima (su erroraccio difensivo) trova di rapina il parziale 1-1 contro il Pescara all’Adriatico. L’inizio è positivo (4 reti e 3 assist), poi si spegne nonostante giochi quasi sempre e da titolare. Sarà per questioni tattiche, però piano piano si allontana dalla porta e si dedica alla gestione del pallone a centrocampo (quasi come se fosse un vice-Mandelli). Di conseguenza l’apporto offensivo (dribbling, velocità e imprevedibilità) si riduce con evidenza. La sua annata svolta negativamente con 2 rigori falliti tra fine 2024 e inizio 2025, rispettivamente nelle sconfitte per 2-1 contro la Torres al Cabassi (segnò dopo la parata di Zaccagno) e 1-0 contro il Perugia al Curi (Gemello lo neutralizzò all’81’). Nel girone di ritorno si accomoda sovente in panchina (solo 3 partenze da titolare). Torna a segnare letteralmente un girone dopo contro la Torres, firmando il fortunoso 2-2 che rimedia al doppio svantaggio prima del crollo nel finale.
Sall 5: reduce da 11 reti in Serie D (alcune pesantissime per la promozione contro Lentigione, Ravenna e Forlì), la 24enne punta senegalese ha totalizzato soltanto 2 gol nel girone di andata contro Perugia (gran destro a giro al 93′ per blindare il 2-0) e Legnago (3-1 in contropiede). Dopo l’unico acuto nel 2019 con la maglia dell’Imolese, Papi è tornato dunque a segnare nel calcio professionistico dopo quasi 5 anni. Per lui 32 presenze (3 da titolare nel girone di andata e 8 nel ritorno), l’assist a Cortesi per la vittoria di misura ad Arezzo, qualche sporadica occasione non sfruttata (l’ultima allo scadere dello 0-0 contro il Legnago, con i Play-off ancora in ballo) e alcuni pali (Pontedera e Pianese nel 2025). Spesso impalpabile e impreciso nelle giocate, un po’ meglio da subentrato. Non ha fatto la differenza come ci si poteva aspettare.
Stanzani 5: prelevato dalla Pro Patria, in 25 presenze realizza 1 gol nella larga vittoria in trasferta per 4-1 contro il Pineto. Serpini lo prova da seconda punta o trequartista, ma il 25enne bolognese non riesce ad incidere quando viene chiamato in causa. Ci riuscirà nella vittoria di platino per 1-0 in Umbria contro la Ternana che vale la salvezza, quando al 71′ con un guizzo in velocità fa espellere Maestrelli sul parziale di 0-0. Nel successivo 0-0 al Cabassi contro il Legnago torna titolare e prende un palo al 2′ davanti a Perucchini. Le occasioni di giocare le ha avute, però forse non ha ricevuto la giusta fiducia.
Fossati 5: seconda punta prestata dal Genoa nel mercato invernale dopo una prima metà di stagione al Gubbio, nella quale fece in tempo a punire il Carpi nell’1-0 al Barbetti (12 presenze e 2 gol). Il 21enne genovese doveva essere il colpo in grado di rivitalizzare lo sterile attacco biancorosso. Alla seconda presenza (la prima da titolare) sblocca il risultato nella vittoria esterna per 2-0 contro il Pontedera (sua ex squadra), ma l’effetto speciale dura pochissimo. Uno sfortunato autogol di testa nel 2-2 contro la Lucchese, un paio di infortuni e una condizione precaria lo tagliano fuori dalla rincorsa salvezza.
Sereni 5: ala di 28 anni con esperienza tra Serie D (Correggese e Mezzolara) e reduce da stagioni altalenanti in Serie C (Ravenna, Ancona, Rimini, Fiorenzuola e Pro Sesto). Nel girone di andata non trova l’incastro giusto nello schema di Serpini. Inizia trequartista, manda in porta Sall nel 2-0 sul Perugia, poi spesso subentra allungandosi a sinistra con pochi risultati. A gennaio ritorna in Serie D e si mette in luce con L’Aquila (11 presenze, 7 gol e 4 assist).
Petito s.v.: 5 convocazioni per il 19enne attaccante della Primavera promossa nei Play-off in Primavera 3. L’unica presenza arriva già alla prima chiamata, durante il caotico finale della trasferta persa per 1-0 a Perugia.
Allenatori
Serpini 8: debutto da professionista per il 53enne mister di Castelfranco Emilia dopo una carriera trionfale nel dilettantismo, culminata con il capolavoro della promozione in Serie C con il Carpi. Ha presentato una squadra giovane che ha saputo calarsi nella nuova realtà a partire da come stare in campo, cercando di rimanere viva alla distanza e badando con cura quasi maniacale a limitare i danni. In effetti, sono state tantissime le sconfitte di misura, quasi sempre caratterizzate da grandi parate di Sorzi, errori giganteschi di mira degli avversari e persino da arrembaggi improvvisi dei biancorossi quando tutto sembrava compromesso. Le sconfitte più pesanti come risultato sono state quelle contro Vis Pesaro (4-0 all’andata), Entella (3-0 al Cabassi con i liguri in volo verso il primo posto) e Torres (4-2 a Sassari nella penultima giornata). La salvezza è stata raggiunta a 3 giornate dalla fine con una vittoria inattesa per 1-0 contro la Ternana, seconda in classifica e nel suo momento peggiore durante la corsa per il primato. Il Carpi è rimasto sempre attaccato nei pressi della zona Play-off (-4) e ha mantenuto una buona distanza dai Play-out (+4), specialmente dopo la penalizzazione di 6 punti inflitta a inizio aprile alla Lucchese. Quando la situazione stava diventando seria, a pesare sulla mancata qualificazione agli spareggi per la Serie B è stato il pessimo rendimento al Cabassi nel girone di ritorno, con solo 2 vittorie (SPAL e Vis Pesaro), 5 gol segnati e parecchi passi falsi (dolorosa, per il chiaro dominio mostrato, la sconfitta per 1-0 contro la sorpresa Pianese). L’altro lato della medaglia è il rendimento in trasferta (uno dei peggiori nell’andata), dove hanno fatto la differenza le 3 vittorie contro Pontedera, Arezzo (club che stavano nella loro forma migliore e si sono qualificati ai Play-off) e una Ternana alla deriva. Matematicamente c’erano ancora delle possibilità di entrare nei Play-off (anche da undicesimi grazie al successo del Rimini in Coppa Italia di Serie C), ma in mezzo al blitz del Liberati ci furono al Cabassi la sconfitta per 2-0 contro il Gubbio (anch’esso entrato nella post season) e lo 0-0 contro il fanalino di coda Legnago (assedio sventato dal portiere Perucchini e da 2 pali). La seguente caduta contro la Torres è stato l’emblema, nel bene e nel male, di un Carpi capace di subire tanto e di saper riemergere dal nulla. Mesto il finale contro il Sestri Levante, vittorioso al Cabassi per 2-0 e bisognoso di vincere per fare i Play-out. Serpini ha fatto i conti con qualche infortunio duro (Forapani, Cortesi, Mandelli, Panelli, Tcheuna, Contiliano e anche il rinforzo Fossati). Ha saputo valorizzare Zagnoni, Rossini e Calanca (i centrali titolari della promozione trasformati in terzini) e ha scoperto nel 2025 un super Cortesi, capace di caricarsi la squadra sulle spalle. Peccato per il rendimento negativo degli altri attaccanti nel girone di ritorno. Il suo futuro (ha ancora un anno di contratto) è tutto da decidere.