CAMPIONATO O EUROCUP LA VIRTUS E’ SEMPRE LA STESSA

Scritto da il 22 Ottobre 2021

La Virtus di campionato e quella di Eurocup sono la stessa squadra. Questa la grande forza del gruppo in cui Italiani e Stranieri hanno entrambi la stessa rilevanza.  Il 6+6 (6 italiani e 6 stranieri) la formula scelta dalle Vnere in questa stagione è una situazione ottimale per una Società che ha tanto investito sul pacchetto italiani. Peccato l’infortunio di Abass, che comunque tornerà in completa efficienza fra qualche mese, che ha costretto ad una scelta straniera.

In Turchia Amedeo Tessitori ha dimostrato e confermato di essere un pivot di grandissimo affidamento : il toscano ha segnato, catturato rimbalzi, fatto sentire i gomiti in difesa e in pratica l’assenza di Mam Jaiteh è stata assorbita senza traumi.

Marco Belinelli, il capitano, non ha bisogno di conferme ma ha ribadito per l’ennesima volta che, quando serve, lui c’è. Prestazione senza sbavature con alcuni canestri dei suoi, uno in particolare che, visto e rivisto in tv, ti chiedi come sia possibile che in quelle condizioni un giocatore possa realizzare.

Per Alessandro Pajola ormai gli aggettivi si sono esauriti, per uno che compirà 22 anni tra meno di un mese, essere titolare inamovibile della squadra campione d’Italia piena zeppa di campioni sarebbe una medaglia da appuntarsi sul petto ma non per il ragazzo anconetano troppo concentrato a migliorare se stesso, dove arriverà non è dato saperlo per il momento tutti si devono accontentare che sia qui a fare grande la Virtus.

Amar Alibegovic, anche lui ormai una sicurezza, dai play off dello scudetto non si è più fermato, è in una crescita tecnica continua e in difesa, il suo tallone d’achille dello scorso anno, ha fatto sensibili miglioramenti sopratutto alla voce falli che erano stata la croce per Djordievic e il suo staff.

In attesa di Nico Mannion, che potrebbe tornare al Palabarbuto domenica all’ora di pranzo, Scariolo sa di poter contare anche su Ruzzier e Ceron. Il play triestino ogni volta che viene chiamato in causa ha sempre fornito prove convincenti dando quell’ordine e razionalità da playmaker vero che servono come il pane ad una squadra in cui, le soluzioni individuali, sarebbero la prima opzione data la personalità tecnica degli attori, Marco Ceron alle prime apparizioni dopo l’infortunio sicuramente troverà il modo di rendersi utili in una stagione lunghissima.

Tra gli stranieri la parte del leone la fa al momento Kevin Hervey che ha fin qui disputato tutte le gare in programma. Kevin per il suo gioco e il suo carattere estroverso è già divenuto l’idolo dei tifosi. Sinceramente quando venne affrontato da avversario in Eurocup pur realizzando un consistente bottino non sembrava un giocatore così eclettico capace di giocare in ogni parte del campo, deve solo frenare il proprio impeto perchè il gesto ai tifosi a fine primo tempo, che gli è costato un tecnico, può farlo diventare un sorvegliato speciale dagli arbitri e questo non è mai conveniente.

Sampson e Cordinier si sono calati benissimo nella parte e hanno già mostrato qualcosa del loro bagaglio tecnico ma vanno attesi a delle prove più difficili per un giudizio completo. Capitolo Ty Sohn Alexander, l’americano che Scariolo sta  utilizzando più da play che da guardia (che sarebbe il suo ruolo) si sta calando molto diligentemente nella parte ma contro Trieste ha dimostrato di non aver dimenticato di essere una guardia tiratrice con un jump mortifero dall’arco, col ritorno di Mannion certamente potrà esprimere il suo potenziale.

Parlare di Teodosic e Weems ? cos’altro dire che non sia già stato detto e scritto,dei due giocatori simbolo di questa Virtus !!


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