Caffè Lungo: Rocketman

Scritto da il 22 Luglio 2019

Alzi la mano chi da bambino, almeno una volta, non ha sognato di fare l’astronauta? Fluttuare in assenza di gravità, fare passeggiate nello spazio tra gli astri osservando a distanza siderale quel pianeta Terra che siamo abituati a chiamare casa. Sinceramente, chi non ha mai desiderato vivere queste esperienze? Esperienza straordinarie per molti, normalità per pochi.

Uno di questi pochi è l’astronauta italiano Luca Parmitano. In un’occasione di qualche anno fa ho avuto il privilegio e il piacere di intervistarlo. Un omone con la tuta blu della Esa, l’agenzia spaziale europea, col quale abbiamo imparato a conoscerlo; metteva soggezione. Nel suo sguardo sereno e penetrante sembrava quasi di scovare le immagini dello spazio sconfinato che, da bambino, avevo sognato anche io.

Nel giorno del cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna, il nostro AstroLuca è tornato tra le stelle: per lui una nuova (fantastica) esperienza lavorativa nella Stazione Spaziale Internazionale, per tutti noi il riaffiorare del sogno che avevamo da bambini. E che, forse, abbiamo ancora oggi, celato dietro la vita di ogni giorno. Un sogno forse ancora infantile, ma che è sempre un piacere sentire vivo dentro di noi.

Buon viaggio, Rocketman. Federico Bonati

 


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