Alla Virtus tocca Brescia, finale inedita e assolutamente inattesa

Scritto da il 9 Giugno 2025

Il capitano Marco Belinelli lancia il proclama per la finale : attenta Virtus il lavoro non è finito, c’è ancora una serie da vincere

Marco Belinelli, capitano delle Vnere, mentre raccoglie l’applauso della curva al termine di una gara vittoriosa. Il capitano ha scritto in un post “Job is not finished” (foto Virtus)

La Virtus non avrà Polonara in finale

Un’altra tegola per la Virtus ma, sopratutto, per Achille Polonara che, secondo il comunicato della Virtus, ha una mononucleosi che gli impedirà, purtroppo, di giocare la finale con Brescia. Una disdetta perchè l’ala azzurra in carriera non ha mai vinto uno scudetto e questa sarebbe stata l’occasione giusta per tentare, c’è da credere che i suoi compagni giocheranno anche per lui, per regalargli un trofeo che merita.

Brescia sarà un’avversaria scomoda e pericolosa

Se qualcuno l’11 settembre dello scorso anno, quando la Germani sconfisse al Palaleonessa la Virtus nel trofeo Ferrari, avesse detto che Virtus Brescia sarebbe stata finale scudetto sarebbe stato scambiato per matto. In quella gara finita all’overtime (101-96) la Virtus priva di Belinelli e Cordinier fu soverchiata sotto canestro da una prestazione super di Miro Bilan. La sfida di andata in stagione regolare finì, sempre a favore della Leonessa, per un punto (98-97) con un secondo quarto da 32 a 19 per le Vnere ma alla Virtus mancò l’energia nel finale in una gara combattutissima andata agli archivi per la pessima prestazione arbitrale di Mazzoni. La gara di ritorno, invece, vide il successo della Virtus (93-79), in un match dai due volti : primo tempo tutto bianco blu 53 punti segnati ma, nel secondo, la difesa Virtus stritolò la Germani concedendole soltanto 26 punti in 20′.

Vedremo se Brescia avrà imparato dalla sconfitta

Dopo la gara persa 2 mesi fa alla Segafredo Arena, Peppe Poeta disse che, la sconfitta, era una di quelle utili perchè ti danno l’idea di ciò che devi correggere per migliorare. Frase intelligente e, vedendo Brescia in semifinale con Trapani, l’impressione è che i suoi giocatori abbiano imparato parecchio, specie in difesa. Ottime le due vittorie in trasferta al Palashark ma a Brescia Trapani ha subito una punizione che ha lasciato molte perplessità. La squadra di Poeta ha tirato la bellezza di 50 liberi (non è un record ma si avvicina molto), mettendone a segno 43. Una cifra enorme che ha scatenato le ire di Antonini, presidente della Shark, e lasciato molti dubbi anche agli osservatori neutrali.

La Germani tanti ex e un coach esordiente

E’ una vera e propria colonia quella di ex Virtussini attualmente in maglia Germani sia fuori che dentro il campo. In primo luogo Peppe Poeta ex giocatore e capitano della Virtus, 83 partite con la Vnera sul petto dal 2010 al 2013, poi Marco Patuelli attuale direttore operativo della Germani, ex dirigente della Virtus, Carlo Voltolini preparatore fisico delle Vnere con Ramagli prima e Sacripanti poi, infine sul parquet, David Reginald Cournooh che con la Vnera conquistò la BCL ad Anversa, in Virtus dal 2018 al 2020.

Un ex anche dall’altra parte Nicola Akele

Anche la Virtus, però, ha un ex Germani : Nicola Akele che a Brescia entrava in quintetto, qui ha dovuto aspettare quasi 70 partite e due allenatori ma si è riconquistato un posto nello starting five proprio nel momento topico della stagione. Ha difeso duramente in semifinale contro Mirotic e non solo, ha imbucato una tripla fondamentale con Trapani, è diventato un uomo importante per la Virtus (parole di Dusko Ivanovic). Il ragazzo Trevigiano giocherà, a 29 anni, la sua prima finale scudetto a coronamento di un percorso di crescita, segnare contro di lui è un’impresa, contro la Germani sarà molto utile, probabilmente per mettere la museruola a Ndour.

Peserà il fattore stanchezza ?

Il dato di fatto è che la Germani ha giocato, in stagione, 37 gare tra campionato, coppa Italia e play off, la Virtus giovedì affronterà la sua 76° gara da settembre ad oggi, quindi più del doppio dei rivali. Che questo non pesi sul corpo e lo spirito dei giocatori è una speranza dei Virtussini ma non la realtà. Brescia è sicuramente all’apice della forma, essendo arrivata alla meta prefissa nella miglior condizione psico fisica possibile.

Inoltre la Virtus ha un’assenza grave perchè Polonara è un giocatore importante specie se la serie si allungherà, Molto dubbia anche la presenza di Will Clyburn, assente nelle due gare di Milano, per un problema muscolare. A ranghi completi la Virtus avrebbe un roster molto più profondo e completo ma le assenze peseranno. L’esperienza, invece, è nettamente a favore della Virtus perchè nella Germani il solo Della Valle ha disputato due finali scudetto, perdendole, con la maglia di Reggio Emilia,  molti bianconeri, invece, sono alla quarta finale scudetto consecutiva, Pajola addirittura alla quinta con lo scudetto della stagione 2020-21.

L’entusiasmo di Brescia potrebbe essere un fattore

La Germani è una squadra più “corta” della Virtus, anche perchè non disputa le Coppe, ha rotazioni accorciate e di minor qualità tecnica però vive uno stato di grazia e gioca con la leggerezza degli underdog. Poeta ha a il merito di non mettere troppa pressione nella testa dei suoi giocatori che giocano con leggerezza anche i momenti più caldi del match. In una finale scudetto giocare con poca pressione è molto importante perchè fa sentire meno la fatica. Inoltre la vittoria 3 a 0 su Trapani ha dato molta fiducia a tutto l’ambiente che per la prima volta ha un’occasione unica e forse irripetibile. Ricordiamo che, dopo investimenti importanti nella stagione precedente, la proprietà Bresciana ha cambiato completamente rotta, si è affidata ad un neofita della panchina come Poeta, ha svecchiato la squadra affidando le chiavi di leader tecnico ad Amedeo Della Valle, mantenendo Bilan e formando un roster di grande fisicità.

 

 

 

 

 


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