LA VIRTUS A BARCELLONA CONTRO I PIU’ FORTI
Scritto da Franco Vannini il 4 Gennaio 2023
Questo è un altro anno di grande pressione in Catalunya, ma almeno da affrontarsi con una squadra che pare molto migliorata rispetto alla scorsa stagione. E la Virtus di Scariolo va a fare esperienza.
Sappiamo bene come a Jaskevicius i non piaccia subire la pressione, tuttavia la stampa e l’ambiente cestistico europeo hanno designato il 22/23 come un anno blaugrana, un anno in cui il titolo di Eurolega è considerato come un obbligo.
In realtà mai come quest’anno ci sono tante aspiranti a quel titolo ed infatti il Barca, pur trovandosi sinora al primo posto col Baskonia ed il Monaco, lo deve anche ad un calendario più che favorevole, con in casa gli incontri con le corazzate Olympiakos, Real, Fenerbahce, Baskonia e Pana ed in trasferta solo con Monaco e Efes .
Ora, dopo una partenza incerta (2-2), ha vuto un cammino regolare pur subendo due sconfitte di un solo punto dai francesi e dal Valencia, e vincendo domani chiuderebbe il girone di andata al primo posto. E comanda anche nella Liga, con la vittoria di lunedì , sempre eclatante, a Madrid di 78-87 con i 19 ppp e 6 ass di Laprovittola.
I nuovi arrivi dal mercato estivo sono state un “upgrade” rispetto alle uscite. Satoransky rientrato dalla NBA ha preso il posto di Calathes finito al Fener, da cui è arrivato Vesely dopo 8 anni coi turchi a sostituire Brandon Davies ora a Milano. Kalinic è venuto dalla Stella Rossa al posto di Hayes-Davis ora a battersi per il Fenerbahce, Tobey dal Valencia a sostituire Smits finito alla Zalgiris e il brasiliano Da Silva dall’Alba, mentre se ne è andato alla corte di Obradovic Exum. E forse solo quest’ultimo non era proprio da perdere.
Questi cinque neo arrivati si aggiungono allo zoccolo duro formato da gente come Mirotic (17ppp l’anno scorso), Laprovittola (9,6ppp e 5,3 ass.), Higgins (8,7ppp) , Jokubaitis, Kuric, Abrines, Sanli e Sergi Martinez , ovvero otto veterani.
Il tutto affidato a Saras Jaskevicius che ha chiuso l’anno scorso con diverse tensioni ma resta un ottimo coach che dovrà però migliorare la gestione dello spogliatoio ed i rapporti coi giocatori in gara.
Intanto Vesely per ora non ha subito infortuni e viaggia sui 8,9 ppp e 3,5 reb in 20 min., e non bisogna dimenticare come, quando è stato bene, questa lega l’abbia dominata.
L’infortunio di Mirotic è stato dimenticato da un mese ed oggi il montenegrino porta 14,7 ppp e 4,5 reb ed il suo ritorno ha portato ad una crescita generale del gruppo.
Higgins sembra recuperato e la fascite plantare sembra superata, ed oggi marcia a 9,1 ppp con buona percentuale da tre.
Ma le grandi certezze per Jasi sono Laprovittola, che dirige l’orchestra ed in più porta 14 ppp tirati col 46% da tre e 5 ass, l’ex Warriors Satoransky e Nikola Kalinic, un giocatore adatto al gioco di Saras, difesa, multidimensionalità, gioco spalle a canestro da centro, carisma ed esperienza.
Quindi favorito o no oggi anche Efes e Real fanno fatica a pareggiare un quintetto Satoransky, Higgins, Kalinic, Mirotic e Vesely con Laprovittola, Jokubaitis, Kuric, Abrines, Da Silva, Tobey e Sanli dalla panchina.
Di certo non la Virtus, né quella solita né tantomeno quella acciaccata e depressa di questi giorni, ma, come disse Zanetti, l’importante è non fare brutte figure contro queste corazzate.