Le parole di Alberto Angela in ricordo del padre Piero: “Aveva un approccio alla vita razionale ma anche pieno di amore”

Scritto da il 16 Agosto 2022

Alberto Angela ha ricordato il padre Piero: “In questi ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte”

 

Alberto Angela

16 agosto 2022, Roma. Camera ardente per Piero Angela nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Nella foto il figlio Alberto (foto Riccardo De Luca / AGF) 

 

Riportiamo le parole di Alberto Angela nel discorso tenuto oggi alla camera ardente del padre Piero allestita in Campidoglio a Roma:

“È un discorso difficile. Penso innanzitutto che le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Però accade. Quindi vorrei partire, sentendomi tra persone amiche e collaboratori, persone che magari non ho incontrato ma che conoscono il nostro lavoro.

Vorrei partire dall’ultima cosa che ha fatto papà. Quel comunicato che tutti avete letto, è stata l’ultima cosa fisicamente che ha detto. Ha detto altre cose a noi familiari ma quello che avete letto è stato il suo ultimo discorso. Con poche forze. Mia sorella e io l’abbiamo raccolto e trascritto. Se voi lo guardate non è un discorso ufficiale: è come qualcuno che parla agli amici. Come qualcuno che a fine serata dice “vabbè io adesso vado“.

C’è molto affetto, molto amore, nei confronti di tutti, lui si è rivolto al suo pubblico, a chi lo ha amato. Lui è stata anche una persona – lo dico da figlio e anche da collega – che è riuscita a unire e non a dividere, pur mantenendo le proprie opinioni, talvolta ferree, ma riuscendo sempre a metterle in modo tale da far trovare tutti d’accordo. Questa è una dote difficile da trovare.

Il suo stile, il suo tatto lo conoscete tutti, ma la cosa bella che ha colpito noi come famiglia e me come figlio è stato vedere il ritorno sottoforma di messaggi, sui social, gli articoli. Questi messaggi che arrivavano erano pieni non di dolore o sofferenza, non di sensazioni o emozioni, ma di amore, che è un sentimento. Ho notato solo questo! Una cosa che mi ha molto colpito, non solo nella quantità ma nella qualità, perché il sentimento è qualcosa che rimane, che si trasforma nel tempo in valori, e i valori sono eterni. Credo che sia il miglior vestito per mio papà e per il suo viaggio.

Questo affetto, questo amore delle persone, questa eternità, rimane un valore.
 

Lui ci ha insegnato tante cose, lo ha fatto con trasmissioni, libri e molto altro. Ha usato tutti i media per parlare e divulgare. L’ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l’esempio.
In questi ultimi giorni lui mi ha insegnato a non avere paura della morte. La morte che è la più grande paura di qualunque essere umano lui l’ha attraversata con una serenità che mi ha sconvolto, mi ha veramente colpito. Non l’ho mai visto in mezzo allo sconforto, alla tristezza, al dolore, mai!

 

È una persona che ha attraversato quest’ultimo periodo – faccio un esempio che un po’ ci unisce, quando qualche anno fa si celebravano i cinquant’anni dello sbarco sulla Luna io ho voluto e insistito per fare qualcosa assieme, così facemmo una puntata dedicata in cui lui tornò nei punti e nei luoghi dove aveva visto il decollo dell’Apollo 11. Tirò anche fuori delle foto di quella missione che aveva fatto. La sua è stata una vita riempita – questo è molto importante – uno dei motivi per i quali alla fine se ne è andato soddisfatto, come quando dopo una bellissima cena con gli amici ci si alza soddisfatti.

 

Ha attraversato questo ultimo periodo con razionalità, con i piedi per terra, come se fosse un po’ una missione Apollo. Quando ha saputo che ormai era arrivato il suo tempo ha fatto un calcolo a spanne del tempo che rimaneva è ha fatto tutte le trasmissioni di SuperQuark che state vedendo adesso in onda, un disco Jazz, facendo prove e andando a registrare, aveva una forza incredibile. E poi discorsi ai familiari e a voi. Dopo 24 ore se ne andato, io non ho mai visto una cosa del genere, lo dico come figlio e come collega giornalista.

 

Questo è stato possibile perché lui aveva un approccio alla vita razionale, un approccio scientifico ma anche pieno di amore, un esempio di come la vita dovrebbe essere riempita e vissuta.

 

Negli ultimi tempi lui amava ripetere un aforisma di Leonardo da Vinci – detto fra noi ho avuto proprio la sensazione di avere Leonardo Da Vinci in casa, trovandomi davanti una mente ecclettica, qualcuno capace di darmi la risposta giusta sempre, in qualsiasi settore, che si parlasse di industria o ricerca, rispondendo sempre con una grande capacità di sintesi – che diceva “Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita ben usata dà lieto morire“.

 

Per lui era importante avere una vita colma, era un suggerimento il suo, come a dire “fate come me e sarà più facile arrivare alla fine“.

 

Lui sarà vivo in tutte le persone che cercano di unire e non disunire, le persone che cercano la curiosità e la bellezza della natura, le persone che cercano di assaporare la vita. Lui era così, aveva un incredibile senso dell’umorismo, capace di suonare per ore il pianoforte, era bravo in tutte le cose, persino nel disegno, nella scultura, veramente una mente che ancora adesso mi sorprende.

 

L’eredità che lascia a tutti noi è importante, non si tratta di un’eredità fisica, di lavoro, ma di atteggiamento nella vita, credo che questa sia la cosa più importante che ci ha lasciato. Concludo dicendo ciò che ha detto nel suo ultimo comunicato dicendo “anche voi fate la vostra parte“, concludo dicendo, anche io cercherò di fare la mia!”

 

Un lungo applauso ha salutato le parole di Alberto Angela, un applauso al quale anche noi ci uniamo, con la certezza che, in un mondo pieno di urla e rabbia, la razionalità, la nobiltà d’animo e la capacità di voler bene agli altri, siano valori e atteggiamenti in grado di rendere una vita piena nel senso più bello e alto del termine.

 

Alberto Angela

Foto Riccardo De Luca / AGF

 

 


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