“Il pigiama rosa” è il primo noir pubblicato dallo scrittore Fabio Federici, colonnello dell’Arma dei Carabinieri, con Oligo Editore; il romanzo si è aggiudicato, l’8 dicembre scorso, il “Premio Speciale Thriller con l’analisi del crimine” nella sezione narrativa all’interno della IX Edizione del prestigioso Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana.
Il libro di Federici, un noir che lascia col fiato sospeso
Il racconto è uno di quelli inquietanti, capaci di lasciare col fiato sospeso, riportiamo di seguito le parole dell’autore che potrete anche ascoltare anche e direttamente dalla sua voce nell’audio di presentazione che trovate all’inizio del presente articolo:
Il mio primo noir, “Il pigiama rosa”, vuole essere un viaggio tra le paure di ognuno di noi, tra il bianco e il nero della psiche e nel profondo del dark web.
Tra luci e ombre, angosce ed emozioni, una giovane investigatrice, Chiara, cerca risposte in una storia di provincia dalla quale emergono realtà oscure fatte di tradimenti e colme di segreti inconfessabili.
Il libro, ambientato non soltanto a Bologna, è un cammino investigativo che, come la vita, è fatto di momenti e casualità. La lettura del romanzo è anche accompagnata, al termine di ogni capitolo, proprio a chiosa, da brevissime riflessioni crimino-investigative frutto della mia esperienza professionale che potranno essere utili e aiutare il lettore a capire le ragioni del crimine che, giornalmente, ci affligge.
Il resto lo si scoprirà leggendo il romanzo…”
L’autore
Fabio Federici, autore del libro “Il pigiama rosa” (Oligo, 2021)
“Fabio Federici è colonnello dei Carabinieri, docente universitario, crime analyst e giornalista pubblicista, è Medaglia d’Argento al Valor Civile, Medaglia d’Oro della “Fondazione Carnegie” e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Vanta una lunga esperienza investigativa, avendo diretto indagini su crimini efferati dalla vasta risonanza mediatica, nonché inchieste in materia di criminalità organizzata e di contrasto all’immigrazione clandestina.”
