L’Ora Rossa – Il Consigliere OPI Reggio Emilia Orazio Cassiani a Radio 5.9: “Grande professionalità degli operatori sanitari, ricordiamolo anche a emergenza finita. Attenti alle fake news”

Scritto da il 1 Aprile 2020

A “L’Ora Rossa” di questa sera è intervenuto il dottor Orazio Cassiani, consigliere OPI (L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Reggio Emilia, ndr) e dirigente sanitario, per un punto assieme agli ascoltatori di Radio 5.9 sulle sfide che gli operatori sanitari si stanno trovando ad affrontare in questo momento di emergenza coronavirus:

“Questa emergenza, vista dalla trincea nella quale siamo noi operatori sanitari, non ha precedenti. Quando ero studente vivevo il termine “pandemia” come una sorta di leggenda. Si intende per pandemia quando i quattro quinti del Mondo si ritrovano coinvolti nella lotta ad un’unica malattia. Sul campo, in questo momento, sto riscontrando la solidarietà di chi non immaginavo e le paure di chi invece ostentava sicurezza. Sono fiero di rappresentare una compagine di professionisti in prima linea, nella speranza che quando questa emergenza sarà finita la gente e chi di dovere si ricordi di noi.

La competenza e la formazione sono valori che, mai come in questi tempi, risultano necessari: la bontà generale del Servizio Sanitario Nazionale è certificata dagli attestati che stiamo ricevendo da tutto il Mondo. Siamo persone che non guardano l’orologio o aspettando la sirena che segna la fine del turno bensì professionisti che, per senso del dovere, in molti casi, stanno lavorando lontani dalla famiglia al servizio dei pazienti.

Già da qualche tempo l’idea di potersi curare a casa era una sfida su cui si ragionava. Mai come oggi, il concetto di “stare a casa” in ambito sanitario può tramutarsi in un’opportunità per le modalità di gestione della salute nel futuro.

Pare che il 10% degli infetti sia di estrazione sanitaria: mancano gli strumenti per tutelare a dovere il personale medico e spesso le regole di sistema non sono più attuali. Dobbiamo cercare di divenire più veloci del virus: ovvero di questo nemico invisibile che non ci da segnali della sua presenza se non quando ormai il contagio è avvenuto e provoca sintomi anche gravi.

Le soluzioni per evitare il collasso del sistema sanitario passano per un ammodernamento delle regole del sistema stesso che conosciamo che vive di procedure risalenti al periodo della sua nascita, cioè il  1978. Ad oggi la parola virus, nel gergo comune, era utilizzato solamente in ambito elettronico. Serve una sanità che sappia prevedere le problematiche e telematizzare il più possibile i suoi servizi, facendo proprie le esperienze passate delle varie regioni e di altri paesi. Il mio consiglio è quello di seguire le indicazioni governative e ministeriali, considerando solamente le notizie provenienti da fonti sicure come la vostra, sgomberando il campo da tutte quelle “fake news” che hanno l’unico risultato di prolungare i tempi di uscita da questa emergenza.

Ultimo consiglio pratico: evitare di toccarsi le mucose, occhi e bocca in modo particolare, senza prima aver igienizzato le mani”.

Ogni giorno alle ore 19.00 e la domenica alle ore 15.00 “L’Ora Rossa” vi terrà aggiornati sulle novità riguardanti l’emergenza dando voce ad amministratori locali, medici, imprenditori e giornalisti che ci racconteranno, da tutte le parti d’Italia, ciò che stanno affrontando in questo momento.

Riascolta l’intervista completa


Traccia corrente

Titolo

Artista

Background