La Dea fa sorridere l’Italia: 4-3 al “Mestalla” e storico passaggio ai quarti di Champions

Scritto da il 10 Marzo 2020

VALENCIA (SPAGNA) – Con il Paese completamente congestionato dall’emergenza Corona-virus, l’impresa della banda di mister Gasperini in terra d’Iberia ha il merito di portare una sferzata di positività.

Agli orobici, per passare il turno, sarebbe bastato anche perdere con meno di tre reti di scarto; tuttavia una compagine abituata ad attaccare, con una certa affinità nella finalizzazione (70 reti in 25 gare in Serie A e terzo miglio attacco d’Europa), non poteva, anche rischiano di scoprirsi, tradire la propria natura. La Dea espugna il “Mestalla” (solamente in Inter, Roma e più recentemente la Juventus vi erano riuscite prima nella storia), con uno splendido poker di Jozip Ilicic e stacca il pass per il terzultimo atto della più importante competizione continentale per club.

L’UOMO DEL DESTINO

32 anni, un fisico da maratoneta (esile ma logilineo) e un carattere mite e pigro che gli è valso il soprannome di “nonna”, nello spogliatoio della Dea. “Hey Jozip come stai”? Sembrerebbe una domanda normalissima, ed invece a Zingonia (quartier generale nerazzurro) è tassativamente vietata. Poichè il nativo di Prjedor (Bosnia, ma sloveno di nazionalità) prenderebbe immediatamente la palla al balzo per non allenarsi, rispondendo “sto male”. Aneddoti che lasciano spazio ad una delle tante serate da incorniciare del campione maglia numero 72. Bergamo è ai suoi piedi ed ancora una volta si “pela” le mani nel plaudire l’ennesima serata da incorniciare. Ilicic, arrivato in Italia nell’ormai lontano 2010, prelevato in Patria dal Palermo di Zamparini, ha alternato stagioni buone a meno buone… sino ad incontrare la Dea. Con l’Atalanta è stato amore a prima vista: empatia totale con il tecnico (Gasperini) e record su record frantumati portando, nella passata stagione, gli orobici a giocarsi la Finale di Coppa Italia e contestualmente a staccare il pass per una storica qualificazione diretta ai gironi di Champions League. Fine della parabola ascendente? Nemmeno per idea. L’Atalanta continua a volare, ma mai come in questa stagione trascinata dalle reti di Jozip, giunto nella magica serata spagnola, a quota 21 reti stagionali in 28 gare disputate. Ed ora, con un’urna che incuriosisce, ma che allo stesso tempo spaventa tanti, il comandante Jozip ed suoi commilitoni attendono la prossima battaglia.

L’IMPRESA 

La vittoria in casa del Valencia è da annoverare fra i capolavori del calcio italiano, in ambito europeo. Otto reti in due gare rifilate ad una delle “grandi nobili” del calcio spagnolo, e storico passaggio del turno ai quarti di finale. Apre le danze l’Atalanta che con Ilicic, segna lo 0-1 dopo appena tre minuti. I padroni di casa, nel silenzio irreale dello stadio vuoto, reagiscono e trovano l’1-1 con la stoccata del centravanti Gameiro. Poco prima di terminare il primo tempo è ancora Ilicic, con una bella azione personale, a chiudere il discorso qualificazione segnando il 2-1. Nella ripresa, a qualificazione decisa, l’attenzione difensiva degli uomini di mister Gasperini cala ed il Valencia ne approfitta per mettere a segno il controbreak che vale il momentaneo sorpasso sul 3-2. Accontentarsi e concedere almeno l’onore del campo di battaglia? Impossibile per una squadra costruita per far divertire e divertirsi: ecco allora nuovamente il “mago Ilicic”, senza bacchetta ma dotato di un mancino dolce e letale, inventarsi altre due reti per il primo poker in carriera in Champions che vale anche lo scalpo del “Mestalla”. Finisce 3-4.

TABELLINO

VALENCIA (4-4-2): Cillessen; Wass, Diakhaby (1′ st Guedes), Coquelin (30′ st Cheryshev), Gayà; Ferran Torres, Kondogbia, Parejo, Soler; Rodrigo (35′ st Florenzi), Gameiro. A disposizione: Domenech, Lee, Sobrino, Guillamon. Allenatore: Celades

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon (45′ pt Zapata), Freuler, Gosens; Pasalic (39′ st Tamèze); Gomez (34′ st Malinovskyi), Ilicic. A disposizione: Rossi, Czyborra, Muriel, Castagne. Allenatore: Gasperini

UNA CITTA’ IN FESTA 

Bergamo sogna. Questa Atalanta, plaudita anche dal creatore del “tiki taka” Pep Guardiola, ora punta in alto. Superato il Valencia poco preoccupa la banda del “Patron Percassi”.

La città, richiamata ad una festa domestica dal primo cittadino Gori, attende i suoi beniamini in città per recapitargli (ci si augura senza assembramenti) il giusto tributo.

UN SORRISO PER IL PAESE 

In un momento drammatico per l’Italia, la doppia impresa dell’Atalanta (vittoria e passaggio del turno) funge da palliativo e strappa un piccolo sorriso ad un popolo che spera questo incubo possa finire il prima possibile. Perchè mai come in questi giorni stiamo imparando ad apprezzare e rivolere la nostra normalità.

Per il momento Grazie Atalanta…

ENRICO BONZANINI


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