Il Vescovo di CarpiFrancesco Cavina, era presente all’incontro avvenuto alcuni giorni fa tra Papa Francesco e Thomas Evans, il padre del piccolo Alfie, giunto a Roma da Liverpool dopo aver chiesto al Vescovo di Carpi la possibilità di intercedere presso il Santo Padre.
Alfie ha solo 23 mesi ed è affetto da una grave patologia neurologica. Il 6 aprile scorso i giudici britannici del Tribunale d’Appello hanno ribadito la volontà di procedere con il piano di assistenza di fine vita redatto dagli specialisti dando ragione ai sanitari secondo cui, mantenere in vita il bambino, “sarebbe scorretto, ingiusto e inumano“.
Monsignor Cavina ha definito l’incontro come un momento carico di “grande commozione” ribadendo al sito Vatican News come la vicenda “umanamente parlando, è e sembra incredibile. Dal punto di vista del buon senso […] sembra che siamo al di fuori di ogni logica umana.”
“Non si capisce – spiega monsignor Cavina – come possa essere impedito a due genitori di trasferire il proprio figlio da un ospedale all’altro, se non in Italia in qualunque altro ospedale dell’Inghilterra.”
L’Ospedale del Bambino Gesù di Roma ha ribadito la propria disponibilità ad accogliere il piccolo Alfie ma la vicenda, tuttavia, è ben lontana dal potersi dire conclusa.
Una storia dolorosa che pone la nostra società di fronte alla necessità di fare una seria riflessione sulla sacralità della vita umana.
