Caffè Lungo: BagarinOut

Scritto da il 13 Giugno 2019

In vita mia ho visto decine e decine di concerti, un po’ per lavoro un po’ per passione; nel 90% di questi la loro presenza era immancabile, un po’ come le zanzare in estate. Sto parlando dei bagarini, quei personaggi che stazionano all’esterno dei concerti (ma anche delle partite di calcio), proponendo ai malcapitati di turno i biglietti per l’evento che comincerà di lì a poco. Nella migliore delle ipotesi, biglietti con maggiorazioni da usura, nella peggiore dei falsi clamorosi. Insomma, qualora non si fosse capito, stiamo parlando di roba decisamente illegale.

Ebbene, i nostri bagarini dovranno fare i conti con un provvedimento che scatterà dal prossimo 1 luglio: tutti i biglietti per i concerti pop, rock e rap, con un pubblico superiore alle 5mila persone, diventeranno nominali; ovviamente, gli addetti alla sicurezza (come accade negli stadi) saranno tenuti a controllare l’autenticità del biglietto e le generalità del possessore. Non posso che essere pienamente d’accordo.

Insomma, mala tempora currunt per gli affabulatori del “Primo anello a 10 euro” e compagnia cantante, ma mai sottovalutare la creatività di certi personaggetti, per dirla alla De Luca di crozziana memoria. Il popolo dei concerti, inevitabilmente, dovrebbe essere contento, in particolar modo quelli che almeno una volta nella vita si sono fatti fregare dal bagarino imbonitore. Certo, ci sarà da fare forse un po’ più di fila, ma possiamo dire il gioco valga ampiamente la candela. Non si preferirà mica barattare la legalità con l’ingresso al concerto dieci minuti prima?

Federico Bonati 


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